Terremoto in ACEM: il presidente Gian Pietro Gasco rassegna le dimissioni (con polemica)

9 ottobre 2020 | 11:09
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Terremoto in ACEM: il presidente Gian Pietro Gasco rassegna le dimissioni (con polemica)
Gian Pietro Gasco

“Nel corso degli anni il sostegno e la collaborazione dei Comuni nei miei confronti sono progressivamente diminuiti, tant’è che ho maturato l’impressione di essere più sopportato che supportato”, scrive il consigliere di minoranza di Vicoforte. E aggiunge: “A chi mi sostituirà auguro sinceramente buon lavoro e di trovare soddisfazione e riconoscenza, considerata la gratuità dell’incarico”

Un autentico terremoto ha scosso in queste ore l’Azienda Consortile Ecologica del Monregalese (ACEM), il cui presidente, Gian Pietro Gasco, ha rassegnato le dimissioni.

Un fulmine a ciel sereno, che giunge accompagnato da una serie di considerazioni polemiche da parte del consigliere di minoranza di Vicoforte, il quale ha tuttavia manifestato la propria disponibilità, anche considerando il momento di emergenza alluvionale in atto, a mantenere l’incaricoper un breve periodo da concordare e “per consentire l’attivazione delle procedure per la nomina del successore”.

Nella lettera d’addio, resa pubblica dallo stesso Gasco, si legge: “Dopo aver lavorato per anni a servizio della comunità civile e dopo aver valutato il limitato reale apprezzamento per il mio operato, tenuto anche conto delle rinunce e dei sacrifici personali e della mia famiglia, non trovo motivazioni valide per proseguire in tutti gli ambiti del mio impegno civico e per mettere a disposizione le mie competenze, la mia esperienza ed il mio tempo libero. Soprattutto in questi ultimi anni ho rivestito vari incarichi pubblici o di interesse pubblico a titolo gratuito, senza rimborsi spese e accollandomi tutti i costi e i rischi connessi ai medesimi, alcuni molto rilevanti, oltre a vedere frantumare o limitare rapporti personali, non certo per mia volontà.

In particolare, Gian Pietro Gasco, sottolinea: “Ben comprendo che molti altri amministratori pubblici si dedicano con pari intensità al bene comune, ma credo che per me sia giunto il momento di fare altre scelte. Ringrazio sinceramente i colleghi del CDA, i revisori dei conti, i dipendenti, i collaboratori ed i consulenti di ACEM, con i quali, per nove anni, ho condiviso un importante periodo del mio impegno civico fin dai primi momenti complessi e difficili della nomina a presidente nel 2011 quando, supportato da sindaci e amministratori comunali di allora, abbiamo risanato l’azienda e, con il tempo, abbiamo posto in essere importanti operazioni di consolidamento economico-finanziario, tessuto ottimi rapporti con altri consorzi ed enti e gestito in modo efficace il periodo dell’emergenza Covid-19, oltre a costituire un’apposita società consortile che potrà gestire e salvaguardare l’importante patrimonio impiantistico finanziato dai Comuni del bacino”.

Il meccanismo, però, negli ultimi tempi si era inceppato:Nel corso degli anni il sostegno e la collaborazione dei Comuni nei miei confronti sono progressivamente diminuiti, tant’è che ho maturato l’impressione di essere più sopportato che supportato; giunto ora a pochi mesi dal termine del secondo mandato, ritengo opportuno lasciare volontariamente l’incarico affidatomi prima di essere sostituito, in modo che si possa già sin da ora impostare il futuro senza miei condizionamenti (approvazione bilancio preventivo 2021, modifica della dotazione organica, attivazione di innovazioni operative nel rispetto del D.Lgs. 116/2020, valutazioni di importanti decisioni in merito al futuro dell’impianto di Magliano Alpi). Con successiva lettera segnalerò tutto ciò che a mio avviso rappresenta pratiche in sospeso e argomenti da affrontare nei prossimi mesi”.

Infine, la frecciata conclusiva:A chi mi sostituirà auguro sinceramente buon lavoro e di trovare soddisfazione e riconoscenza, considerata la gratuità dell’incarico.