Rifreddo, al Devesio un murales di 35 metri per abbellire un muro di cemento e raccontare la storia della comunità

14 ottobre 2020 | 11:02
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Rifreddo, al Devesio un murales di 35 metri per abbellire un muro di cemento e raccontare la storia della comunità

Realizzato da Comune e Parrocchia nell’ambito di un progetto per i giovani

Un grande murales di oltre 35 metri capeggia da alcuni giorni sul grande muro in cemento che si incontra salendo dal centro di Rifreddo verso il pittoresco santuario della Madonna del Devesio.

Un opera d’arte commissionata dal Comune di Rifreddo e dalla Parrocchia di San Nicolao è realizzata da un gruppo di circa 15 ragazzi sotto la guida del maestro di disegno Davide Faure di Pinerolo.

Un vero è proprio progetto sociale integrato nell’Estate ragazzi che ha visto dapprima alcuni incontri “teorici” in parte presso gli impianti sportivi in parte direttamente in loco presso il muro sulle tecniche di disegno e sulla progettazione del futuro murales e poi il lungo lavoro di prova e realizzazione della grande opera.

Entrando nei dettagli del “disegno” va detto che all’interno dello stesso ci sono moltissimi elementi sia fisici che cultural-storici che “raccontano” la comunità rifreddese. Nel murales trovano, infatti, posto i boschi di betulle e i funghi tipici del Monte Bracco.

L’imponente Monviso dal quale sgorga un piccolo fiumiciattolo: il rio Freddo, fiume il quale ha dato il nome al piccolo paese della Valle Po. La scritta “Rifreddo” nonché la rappresentazione della madonna del santuario del Devesio che sostiene con la mano una lucertola e guarda una stella.

Una simbologia complessa, quest’ultima, che rimanda alla protezione divina e tira in ballo alcuni detti locali. che spiegasimbolo di tutti i rifreddesi, la quale a sinistra presenta una stella, che ricorda come narra la leggenda l’apparizione di questa ad Agnese, figlia del marchese Manfredo II e fondatrice del Monastero di Santa Maria della Stella di Rifreddo, sotto forma di stella e a destra, i quali vista l’elevata esposizione al sole del paese, vengono anche chiamati i “Lasardè”.

Un lavoro che è stato recentemente inaugurato alla presenza del sindaco Cesare Cavallo, degli autori e di diversi amministratori comunali e che è ha notevolmente migliorato l’impatto estetico ed ambientale dell’area. “Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto – ha commentato vice-sindaco Elia Giordanino che ha seguito direttamente i lavori – approfitto, poi, dello spazio per ringraziare tutti coloro che a vario titolo ci hanno aiutato nella realizzazione dell’opera”.