Ormea non è più isolata: riaperta la statale 28 verso Garessio. Scuole chiuse per una settimana

“Sono servite le luci dell’alba di ieri, sabato 3 ottobre, affinché potessimo renderci conto dei danni subìti. Sicuramente è stato peggio dell’alluvione di quattro anni fa, per quantità d’acqua e intensità della pioggia”.

Così Giorgio Ferraris, sindaco di Ormea, ha descritto il day after vissuto nel Comune valtanarino, ancora una volta ferito dalla violenza di un Tanaro che troppo spesso si dimentica di mostrare clemenza: “Il fiume ha esondato a Ponte di Nava e ha semidistrutto la strada di Viozene, abbandonando il suo letto anche all’altezza dell’area camper e del parco giochi e lambendo il piano terreno di alcune abitazioni private e della casa di riposo, dove fortunatamente non vi sono ospiti, ma solo magazzini. Ha quindi straripato anche presso il cimitero e in una zona a valle del paese, allagando le cantine”.

Purtroppo, a monte della cittadina è esondato anche il torrente Armella, allagando la piazza e le vie interne e riempiendole di limo e detriti. “Inoltre, la piena ha distrutto i ponti della cartiera e dei Barchi e quasi tutte le strade che conducono alle frazioni sono chiuse per frane: ci vorranno diversi giorni per ripristinarle. Al momento sono isolate Eca, Albra, Aimoni, Viozene e Chioraira“.

Intanto, è stata riaperta la statale 28 verso Garessio, che ha reso Ormea raggiungibile dal Piemonte, ma vi sono molti disagi connessi all’acqua, non potabile, e alla corrente elettrica, per non parlare delle scuole, per le quali è stata firmata un’ordinanza di chiusura per una settimana, in quanto “l’edificio scolastico non è stato danneggiato dalle acque dell’Armella, ma le sue due strade d’accesso, ponte compreso, sì. Abbiamo chiuso per due giorni anche l’istituto professionale agrario”.

In queste ore, la macchina dei soccorsi sta lavorando senza sosta e può contare sull’apporto dei vigili del fuoco, arrivati anche da Asti, della squadra AIB e della protezione civile.