La Provincia ha riaperto metà delle strade danneggiate, ne restano chiuse ancora nove

8 ottobre 2020 | 11:01
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La Provincia ha riaperto metà delle strade danneggiate, ne restano chiuse ancora nove

Continua l’intenso lavoro dell’ente per raggiungere frazioni ancora isolate e risolvere i problemi più urgenti

Prosegue l’intenso lavoro della Provincia per riaprire le strade danneggiate da esondazioni, fango, frane, detriti. Sono tornati da ieri sono di nuovo percorribili i valichi alpini verso la Francia del colle dell’Agnello (era chiuso per neve) e del colle della Lombarda.

Delle iniziali venti strade provinciali chiuse ne sono state riaperte circa la metà, mentre ne restano impraticabili ancora nove, sia in valle Gesso che nelle valli Tanaro e Caotto:

sp 301 tronco Entracque – San Giacomo dove le frane hanno cancellato quasi 2 km di asfalto;

sp 239 Sant’Anna di Valdieri – Terme di Valdieri;

sp 154 tronco Ponte di Nava – Viozene;

sp 232 località Corsaglia – Fontane;

sp 35 Serra – Pamparato;

sp 164 Fondovalle Casotto – Torre Pamparato;

sp 34 Mombasiglio – Lisio dove i tecnici della Provincia hanno realizzato una pista verso la strada provinciale 143 a uso esclusivo di residenti, soccorritori e serviz);

sp 178 Garessio – Pamparato;

sp 329 Aimoni e il ponte di Garessio.

Ci sono frazioni isolate a Limone, Entracque e in valle Tanaro (zona Garessio e Ormea).

Le località Viozene e Upega non sono raggiungibili dal Piemonte, ma al momento solo dalla Liguria, la statale 20 verso Limone, dove l’Anas lavora per rimuovere il materiale dal torrente Vermenagna oltre a sistemare il percorso verso il colle di Tenda, è aperta solo fino a Vernante e la sp 28 è percorribile con sensi unici alternati per le numerose frane.