La Fondazione CRC replica a Gabriele Campora: “Non aveva i requisiti per fare il consigliere”

29 ottobre 2020 | 11:09
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La Fondazione CRC replica a Gabriele Campora: “Non aveva i requisiti per fare il consigliere”

Dall’ente dichiarano: “Abbiamo consultato anche uno studio legale e all’unanimità abbiamo constatato come non fosse possibile proseguire con la nomina”

Nella mattinata di ieri, mercoledì 28 ottobre, sulle colonne di Cuneo24.it Gabriele Campora, ex capo di gabinetto del sindaco di Mondovì, Paolo Adriano, esternava alcune riflessioni circa il rifiuto della sua nomina a consigliere generale della Fondazione CRC, vicenda in merito alla quale si è ampiamente parlato e discusso nei mesi passati.

In particolare, il diretto interessato rivendicava la convinzione di essere in possesso dei requisiti richiesti dall’ente per ricoprire il ruolo di rappresentante per l’area monregalese nel Consiglio generale della Fondazione CRC; quest’ultima, tuttavia, ha appena diramato un comunicato stampa nel quale smentisce tali dichiarazioni.

“Con tutto il rispetto per le persone coinvolte in questa vicenda – si legge nella nota –, vogliamo segnalare che questa affermazione non corrisponde al vero: la Fondazione ha verificato a fondo il possesso da parte di Campora dei requisiti necessari per la nomina – indicati dallo Statuto e dai regolamenti interni – in sedute della Commissione di valutazione per le nomine e del Consiglio generale, avvalendosi anche del parere di uno studio legale. In tutte queste occasioni è stata rilevata all’unanimità la mancanza dei suddetti requisiti. A fronte di questa evidenza, come previsto dallo Statuto, è stato poi attivato un bando pubblico finalizzato alla selezione di un Consigliere generale per l’area monregalese”.

“Questa procedura – concludono dalla Fondazione CRC –, che rappresenta il metodo più trasparente a disposizione di tutti i cittadini, ha permesso di individuare un profilo di grande prestigio e con una profonda conoscenza del territorio. Siamo lieti che, a conclusione della vicenda, il valore della persona nominata (la professoressa del Politecnico di Torino Daniela Bosia, ndr), sia riconosciuto da tutti”.