Frabosa Soprana e Mondovì piangono la morte di Giovanni Battista Peano

18 ottobre 2020 | 14:23
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Frabosa Soprana e Mondovì piangono la morte di Giovanni Battista Peano
Giovanni Battista Peano

L’imprenditore, originario di Castelletto Stura, si è spento venerdì 16 ottobre all’età di 88 anni. Fu tra i fondatori del “Salumificio Monregalese”, per poi rilevare l’hotel “Excelsior” e seguire da vicino l’attività invernale degli impianti frabosani. È stato anche lo storico cassiere della discoteca “Gipsy”

Giovanni Battista Peano veniva dal basso, da quella terra che tanto amava e che mai ha rinnegato. Era nato nel 1932 da una famiglia di agricoltori di Castelletto Stura e in quegli anni, probabilmente, nessuno pensava a un futuro imprenditoriale per lui.

Eppure, con l’umiltà che lo contraddistingueva e una mentalità da faber ipsius fortunae, riuscì a ritagliarsi ben presto un ruolo di primo livello a Mondovì, fondando il “Salumificio Monregalese“, per il quale rivestì anche i panni di lavoratore, percorrendo centinaia di chilometri in tutta la Granda a bordo del suo furgone.

Un giorno arrivò anche all’albergo “Miramonti” di Frabosa Soprana, dove incontrò Silvana Defilippi, colei che un giorno sarebbe divenuta la sua sposa e che gli avrebbe dato tre figli: Cristiana, Paolo e Stefano, quest’ultimo purtroppo deceduto in giovane età.

Peano lasciò la “sua” Mondovì e l’amato bar Alfieri (luogo di ritrovo con i suoi amici) nel 1978, all’età di 46 anni, e decise di rilevare un albergo: la scelta ricadde sull'”Excelsior” di Frabosa Soprana, in quanto l’alternativa, rappresentata da un hotel di Limone Piemonte, era sprovvista di giardino e lui senza terra non sapeva proprio stare.

A Frabosa si dedicò alla gestione della struttura per tutto il resto della sua esistenza (le ultime riunioni decisionali risalgono a meno di un mese fa), ma non solo: ricoprì l’incarico di presidente del locale Sci Club, della Frabosa 1300 e della Sicav, contribuendo alla crescita del turismo invernale sui pendii di monte Moro e di monte Malanotte.

Successivamente, quando la Sicav chiuse, Giovanni Battista Peano decise di donare l’avanzo economico alla casa di riposo di Frabosa Soprana, in quanto nel suo cuore c’era sempre un posto per le esigenze altrui.

Cacciatore, amante della montagna e storico cassiere della discoteca “Gipsy”, l’uomo si è spento venerdì 16 ottobre all’età di 88 anni in seguito a un malore, lasciando un vuoto enorme e che mai nessuno potrà veramente colmare.