Covid in Valle Stura, sono 39 i positivi: 3 giorni fa erano 18

26 ottobre 2020 | 23:17
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Covid in Valle Stura, sono 39 i positivi: 3 giorni fa erano 18

Impennata di casi a Vignolo dove sono quindici i soggetti positivi

Ventuno nuovi positivi al Covid-19 in tre giorni in Valle Stura. E’ quanto si evince confrontando il bollettino emesso poco fa dall’Unione Montana Valle Stura, in collaborazione con la Croce Rossa Valle Stura e l’AIB Protezione Civile Valle Stura, attraverso il C.O.I. Centro Operativo Intercomunale, con il precedente. Se lo scorso 23 ottobre i positivi residenti in valle erano 18, oggi, infatti, sono 39, come di seguito riportato.

ARGENTERA. Un positivo ricoverato da tempo in struttura fuori valle;
SAMBUCO. Due soggetti positivi;
VINADIO. Un soggetto positivo;
DEMONTE. Cinque soggetti positivi di cui uno ricoverato da tempo in struttura fuori valle;
VALLORIATE. Un soggetto positivo;
GAIOLA. Otto soggetti positivi (di cui quattro dello stesso nucleo familiare);
ROCCASPARVERA. Sei soggetti positivi;
VIGNOLO. Quindici soggetti positivi.

Nel bollettino, inoltre, si ribadisce che la situazione richieda la massima attenzione da parte di tutti e si richiama con forza a porre molta attenzione e a non sottovalutare ma i sintomi. Inoltre, a proposito delle celebrazioni delle festività del 1° novembre viene ricordato che il Vescovo di Cuneo, con proprio Decreto, ha comunicato che: “Considerando la tradizionale elevata partecipazione e l’odierno riacutizzarsi dei contagi, le celebrazioni dell’Eucaristia o di altro genere nella Solennità di tutti i Santi e nella Commemorazione di tutti i fedeli defunti non potranno svolgersi nei cimiteri ma soltanto nelle chiese, a meno che il Sindaco del Comune ritenga opportuna la celebrazione nel cimitero e si impegni a garantire il rispetto delle norme sanitarie, in collaborazione con gli addetti delle parrocchie competenti”.

Il C.O.I. della Valle Stura – si legge ancora – indica di conseguenza come inopportuno, vista la crescita importante dei casi positivi in valle, autorizzare celebrazioni di qualsiasi genere (messe, rosari, benedizioni, ecc.) nei cimiteri.