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Covid a Peveragno, sono 13 i casi: stop alle visite in casa di riposo. “Scelta sofferta, ma necessaria”

15 ottobre 2020 | 20:07
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Lo annuncia il sindaco Paolo Renaudi: “il modo migliore per tutelare al meglio la salute dei nostri cari ospiti”

Peveragno. Da sabato 17 ottobre non saranno più consentite visite agli ospiti della casa di riposo comunale “Don Giacomo Peirone”. Lo ha annunciato pochi minuti fa il sindaco Paolo Renaudi attraverso un videomessaggio nel quale, contestualmente, informa la popolazione che sono saliti a 13 i casi (alcuni anche con sintomi importanti) di persone attualmente positive al Covid-19 residenti in paese.

“Una scelta difficile e sofferta, ma necessaria” dice Renaudi che aggiunge “siamo consapevoli che provocherà dolore ma è il male minore, la scelta giusta per tutelare al meglio la salute dei nostri cari ospiti. E’ un periodo difficile e in diverse case di riposo della provincia di Cuneo ci sono ammalati, alcuni anche con patologie gravi tanto è vero che i servizi sanitari hanno dovuto iniziare ad effettuare interventi d’urgenza per soccorrere gli ospiti. E’ stata una scelta difficile anche a livello personale perchè nella casa di riposo comunale c’è anche mio padre. Per quattro mesi non l’ho visto, per altri quattro mesi l’ho potuto incontrare per mezz’ora la settimana dietro a un vetro e adesso Dio solo sa quando potrò reincontrarlo e riabbracciarlo, però siamo consapevoli che questa è la scelta giusta per tutelare la salute dei nostri cari ospiti”.

Renaudi che rinnova totalmente la fiducia in coloro che in casa di riposo ci lavorano: “Confidiamo ovviamente nel lavoro del personale della casa di riposo che in questi mesi si è sempre dimostrato all’altezza”.

Infine un auspicio condiviso con la popolazione: “Siamo certi che tutti voi capirete la necessità della nostra scelta, la appoggerete e la condividete pur sapendo che è una scelta che provoca dolore, sofferenza e separazione. Sarà una stagione difficile, forse anche lunga, ma ci auguriamo di poter arrivare alla fine di questo periodo potendoci dire che abbiamo fatto la scelta giusta, la migliore per tutelare la salute dei nostri cari e quindi consapevoli che questa era la strada da percorrere in ogni caso”.