Cirio a Bruxelles per le aree alluvionate del Piemonte: “Entro 3 mesi possibili finanziamenti dall’Europa”

13 ottobre 2020 | 20:47
Share0
Cirio a Bruxelles per le aree alluvionate del Piemonte: “Entro 3 mesi possibili finanziamenti dall’Europa”

Il presidente regionale ha commentato poi le restrizioni introdotte dal nuovo DPCM: “Serve immediatamente un piano di sostegno per le attività economiche soggette a limitazioni, ma anche per quelle che da mesi non posso ripartire al 100%”

Aggiornamento importante da parte del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, di ritorno dalla trasferta europea preannunciata la scorsa settimana in occasione della sua visita a Villanova Mondovì.

“Desidero aggiornarvi di rientro dalla mia missione a Bruxelles, dove ho sollecitato con forza un sostegno dell’Europa al nostro territorio duramente colpito dall’alluvione del 2 e 3 ottobre – ha asserito il governatore –. Ieri, durante la plenaria del Comitato delle Regioni (dove ho l’onore di rappresentare l’Italia), ho rivolto l’appello direttamente alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Ho segnalato la grave situazione in cui ci troviamo anche al commissario europeo al Bilancio Hahn e all’Economia Paolo Gentiloni. Il Piemonte ha chiesto l’accesso al Fondo di solidarietà europeo insieme alla Liguria e alla Francia, territori che come noi hanno subìto enormi danni per questa calamità.

L’esito dell’istanza non è ancora noto: La risposta dipenderà dal rapporto matematico tra il Pil dell’area interessata e i danni subìti, un meccanismo complesso, su cui mi è stato garantito che gli uffici europei si metteranno subito al lavoro per capire se abbiamo le caratteristiche necessarie a ottenere questi fondi. Se il riscontro – come ci auguriamo – sarà positivo, entro tre mesi avremo a disposizione una parte importante di risorse per gli interventi di ricostruzione e di sostegno alle nostre aziende e famiglie”.

Una battuta, poi, anche sul nuovo DPCM: “Ieri insieme alle altre Regioni abbiamo lavorato fino a tarda sera per trasmettere al Governo le nostre osservazioni. Serve immediatamente un piano di sostegno per le attività economiche su cui il nuovo DPCM ha introdotto limitazioni, ma anche per quelle che da mesi non posso ripartire al 100%. Siamo tutti consapevoli della necessità di prudenza, ma al Governo chiediamo con forza una azione rapida che aiuti migliaia di imprese e famiglie ad affrontare il futuro. Cittadini che oggi più che mai devono avere le istituzioni al loro fianco, in modo concreto”.