Alberto Cirio: “I primi 10 milioni di euro post alluvione vadano alle aziende e ai privati”

8 ottobre 2020 | 14:03
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Alberto Cirio: “I primi 10 milioni di euro post alluvione vadano alle aziende e ai privati”
Foto di Gabriele Pagliana

Il governatore svela i suoi prossimi impegni: domani l’incontro con il ministro delle Regioni, Francesco Boccia, mentre sabato, ad Alba, è previsto un vertice con il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, e i sindaci dei Comuni alluvionati

Dopo l’annuncio effettuato dal consigliere regionale Paolo Bongioanni nella serata di ieri, mercoledì 7 ottobre, in data odierna il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha chiesto al Consiglio regionale di votare un atto che approvi la sua azione dei prossimi giorni sul fronte delle iniziative da intraprendere per ottenere le risorse necessarie a fronteggiare i danni causati dagli eventi alluvionali del 2 e del 3 ottobre, stimati complessivamente in un miliardo di euro.

In particolare, il governatore ha chiesto che i primi 10 milioni di euro che saranno erogati dalla Regione dopo la catastrofe siano destinati ai privati, in particolare alle aziende: “Riusciamo a recuperare la somma fra le economie del bilancio della Regione e lo stanziamento di due milioni e mezzo già presente per le emergenze alluvionali. Per queste prime risorse darei la priorità ai privati: il Governo mette i privati sempre in fondo, perché prima giustamente pensa alle infrastrutture e alla sicurezza. Così forniremmo una risposta immediata ai territori colpiti, che sono in grandissima difficoltà”.

“Domani – ha aggiunto Cirio – avrò un incontro con il ministro delle Regioni, Francesco Boccia, sabato sarà ad Alba il capo della protezione civile nazionale Angelo Borrelli per il premio Bottari Lattes e approfittando dell’occasione ho invitato tutti i sindaci dei Comuni colpiti per chiudere il pacchetto di richieste. Lunedì e martedì avrò due incontri a Bruxelles con il commissario al Bilancio Johannes Hahn e quello all’Economia Paolo Gentiloni, per chiedere l’attivazione del Fondo di Solidarietà Europeo, per accedere al quale farò da capofila anche per Liguria, Rhone Alpes e Paca, in modo da mettere insieme le diverse aree e arrivare così al livello minimo per accedervi. Un atto del Consiglio darebbe maggiore forza al Piemonte”.

Infine, il presidente Cirio ha ribadito che “dobbiamo riuscire a risolvere i problemi in modo strutturale e non limitarci a mettere toppe. Dove sono stati fatti interventi seri i fiumi non sono più usciti, anche se in alcuni casi è piovuto più di quanto accadde per l’alluvione del 1994. Va colta l’opportunità di attingere ai fondi che ci saranno per fare interventi risolutivi. Sono costosi, ma dobbiamo riuscire a superare il criterio che adottano a Roma, cioè vedere quanta gente abita in un posto. Facendo così non ci darebbero niente e sarebbe un errore grandissimo, perché facendo morire un piccolo paese di montagna faremmo morire un’intera vallata”.