Urla, minacce di morte e accattonaggio: Monastero di Vasco introduce il Daspo urbano

3 settembre 2020 | 17:48
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Urla, minacce di morte e accattonaggio: Monastero di Vasco introduce il Daspo urbano

La decisione è stata assunta in Consiglio comunale dopo il reiterarsi di alcuni episodi che hanno come protagonista un pregiudicato monregalese, che sta rendendo infernale la vita degli abitanti del paese

Grida nel cuore della notte o in pieno giorno, intimidazioni ai residenti e continue richieste di alcool e di denaro. La situazione, a Monastero di Vasco, sta diventando insostenibile. Protagonista un uomo monregalese presente da alcune settimane in località Roapiana, che sta rendendo letteralmente impossibile la vita agli abitanti monasteresi.

Gli interventi delle forze dell’ordine per via dei suoi atteggiamenti, ormai, non si contano più, così come non sono mancate le denunce a suo carico. Si tratta, per giunta, di un pregiudicato, macchiatosi in passato di crimini affatto trascurabili, inclusa un’aggressione di gruppo ai danni di un ragazzo a Mondovì.

Si distingue a Monastero di Vasco per il suo comportamento molesto: suona ai campanelli chiedendo da bere o soldi e, di fronte a qualsiasi diniego, dà in escandescenze e si mette a urlare e a minacciare di morte il suo interlocutore. Esce spesso nudo sul balcone e si lava in mutande nella fontana pubblica, tanto che in molti si sono rivolti all’amministrazione comunale per chiedere un provvedimento risolutivo, che argini definitivamente questo quadro delicato.

Così, in occasione del Consiglio comunale andato in scena mercoledì 2 settembre 2020, è stato modificato il regolamento di polizia locale e introdotto il cosiddetto “Daspo urbano”, strumento previsto dal decreto sicurezza Minniti e ripreso e ampliato poi dall’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. In cosa consiste? Il sindaco, dopo l’intervento di polizia o carabinieri, può multare il soggetto e impedirgli l’accesso ad alcune aree del paese o della città.

Un’arma in più per gli amministratori monasteresi, applicabile anche in futuro, qualora si presentassero ulteriori soggetti molesti sul territorio comunale.