Un museo medievale nella torre di Priero, il paese del primo inquisitore di Martin Lutero

7 settembre 2020 | 17:54
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Un museo medievale nella torre di Priero, il paese del primo inquisitore di Martin Lutero

Nella località che diede i natali a Silvestro Mazzolini, colui che per primo contestò la dottrina luterana, sarà prossimamente allestita una sede museale che punterà fortemente su esperienze multimediali e sensoriali

Forse non tutti lo sanno, ma gli esordi della questione antiluterana hanno avuto origine a Priero, a due passi da Ceva. Silvestro Mazzolini, inquisitore di Martin Lutero, venne alla luce proprio nel paesino monregalese e fu chiamato a formulare un parere teologico sulle “Novantacinque tesi”, che redasse in soli tre giorni, contestando la mancata esplicitazione dei “fundamenta” delle tesi, che l’agostiniano aveva inteso come contenuti da sottoporre a discussione sul tema delle indulgenze, mentre per Mazzolini erano da considerare “conclusiones”.

Sarà dedicata proprio alla sua figura una sala del museo medievale che prossimamente sorgerà negli spazi della torre di Priero, come rivela il sindaco, Alessandro Ingaria: “Non conosco le tempistiche di allestimento, ma posso anticipare che sarà un museo dell’immaginario medievale, in cui troverà rappresentazione ciò che una persona vissuta in quel periodo storico poteva immaginare del mondo sconosciuto. Punteremo su immagini, suoni, esperienze sensoriali, al fine di generare un’intensa suggestione nello spettatore e ricalcare quelle che sono le nostre radici, dal momento che il borgo di Priero fu fondato nel 1387”.

Intanto, negli ultimi tre giorni (da sabato 5 a lunedì 7 settembre) la torre è stata oggetto di un’apertura straordinaria, che ha consentito a trecento persone in totale di visitare il cantiere di restauro: “Un’iniziativa che abbiamo ideato in corrispondenza della festa della Madonna della Sanità e che si conclude già in data odierna. Da domani la torre sarà nuovamente chiusa e tra un mese sarà avviata la seconda tranche di lavori, che, intoppi permettendo, dovrebbe protrarsi sino alla primavera, con annessa riapertura delle visite guidate al pubblico nel 2021”.

Tempistiche più dilatate, sicuramente, per quanto concerne la nascita e la predisposizione degli ambienti museali, ma il progetto c’è e ci si sta lavorando. A livello economico, al momento sono stati spesi circa 150mila euro per la messa in sicurezza della torre, spesa cofinanziata con i contributi ministeriali e della Fondazione CRC. L’esborso, ovviamente, è destinato a crescere nel tempo, ma consentirà a Priero di divenire un polo culturale di profondo interesse e di indubbio richiamo per tutti gli appassionati della storia.