Tenda bis: il punto sui lavori e le immagini scattate nel ventre del cantiere

19 settembre 2020 | 12:55
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L’avanzamento dell’opera è tangibile e palese non appena si entra, caschetto in testa, nel tunnel: il ritmo tenuto in questo periodo consente di scavare 4,5 metri al giorno

Lavorano senza soluzione di continuità, 24 ore su 24 e suddivisi su tre turni, i 60 operai presenti all’interno del cantiere del Tenda bis. L’unica eccezione è rappresentata dalla domenica, ma in tutti gli altri giorni della settimana, sabato compreso, loro sono lì, impegnati nella realizzazione di un’infrastruttura la cui esigenza è avvertita ai massimi livelli tanto sul versante italiano quanto su quello francese.

L’avanzamento è tangibile e palese non appena si accede, caschetto in testa, all’interno del tunnel, illuminato e con il fondo stradale in parte già steso. Il ritmo di questo periodo consente di scavare 4,5 metri al giorno e ogni pomeriggio si assiste a una nuova “volata”, nome tecnico dell’esplosione con le mine utile a sgretolare la roccia e a consentire l’avanzamento dei lavori, che prevedono la costruzione di una nuova canna monodirezionale lunga circa 3.300 metri e larga 9, che permetterà il passaggio dei veicoli in direzione del confine con il Paese transalpino.

Per quanti, invece, vorranno fare ritorno in Italia dalla Francia, si utilizzerà la vecchia galleria del 1882, che sarà appositamente ampliata. Non solo: i due tunnel saranno interconnessi tra loro, grazie alla creazione di bypass pedonali e carrabili.

“Siamo molto soddisfatti, perché da quando il cantiere è ripartito nel mese di giugno, sono stati scavati altri 130 metri di tunnel – ha asserito Massimo Riberi, sindaco di Limone Piemonte e presidente dell’Unione Montana Alpi Marittime. Noi primi cittadini stiamo monitorando attentamente questi lavori, registrando peraltro la piena collaborazione da parte di Anas ed Edilmaco, la ditta incaricata della loro esecuzione”.

Secondo le previsioni attuali, il nuovo Tenda bis dovrebbe essere pronto entro la fine del 2021 (a metà ottobre dovrebbero ripartire gli scavi anche all’imbocco francese), ma questa data non coinciderà con la fine del cantiere, dal momento che soltanto allora prenderanno il via le opere atte al rifacimento del Tenda, per il quale dovrebbero servire almeno altri tre anni; il cronoprogramma, infatti, parla in totale di 1.730 giornate di lavoro, quantificando l’esborso complessivo in circa 102,5 milioni di euro.