Teatro Marenco, scintille fra l’omonima compagnia e il Comune di Ceva. Il sindaco: “Capricci infantili”

26 settembre 2020 | 15:18
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Teatro Marenco, scintille fra l’omonima compagnia e il Comune di Ceva. Il sindaco: “Capricci infantili”

Incomprensioni sulla gestione e mancanza di dialogo e di risposte da parte degli amministratori cebani: è quanto hanno denunciato i portavoce della compagnia. Ma il primo cittadino non ci sta: “Faremo di tutto affinché il passato, il presente e il futuro del teatro cittadino Carlo Marenco non possano mai essere messi in discussione da vicende estranee al prestigio, al contesto e all’importanza della cultura teatrale”

Scoppia la polemica a Ceva fra la compagnia “Teatro Marenco” e l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vincenzo Bezzone. Il pomo della discordia è rappresentato dalla gestione dell’omonimo teatro e da alcune difficoltà comunicative che sarebbero emerse fra le parti in quest’ultimo periodo.

Tutto ha avuto inizio con un comunicato stampa diramato nelle scorse ore dalla compagnia “Teatro Marenco” e sottoscritto da Manuel Alciati, Luca Prato, Romano Raineri, Angioletta Giovana, Massimo Mao e Rosanna Giugale, che riportiamo integralmente di seguito.

“A nostro avviso esistono nelle collaborazioni elementi da cui riteniamo sia impossibile prescindere e ci riferiamo al rispetto, alla correttezza ed alla trasparenza. Rispetto, nei confronti di un’istituzione che il teatro Carlo Marenco rappresenta per la comunità e la storia cebana; correttezza, nei confronti di un gruppo di volontari che dal 1974 segue con passione e impegno la gestione della struttura e l’organizzazione delle stagioni teatrali di prosa; trasparenza, poiché non ha nessun senso proseguire in una collaborazione al buio senza sapere quale sia la volontà della controparte. Vi sono a tal riguardo serie probabilità che la compagnia Teatro Marenco non gestirà più la struttura né l’organizzazione degli eventi all’interno del teatro Marenco di Ceva. Le motivazioni? L’indifferenza, la mancanza di dialogo, la demotivazione. Dal 30 giugno 2020 è scaduta la convenzione tra la compagnia e il Comune di Ceva per la gestione ordinaria e l’organizzazione degli eventi presso il teatro Carlo Marenco. Nonostante le numerose richieste di incontro informali e ufficiali fatte pervenire all’amministrazione comunale, in cui la compagnia segnalava il fatto di non avere titolo per poter seguire la struttura e, pertanto, richiedeva di formalizzare, mediante una nuova convenzione o eventualmente attraverso una prorogatio straordinaria della precedente, la concessione per poter adempiere alla gestione anche ordinaria della struttura, alla data odierna nessun incontro risulta fissato”.

“Ci rendiamo perfettamente conto – proseguono i rappresentanti della compagnia – che le priorità del momento sono ben altre e siamo consci delle difficoltà nell’amministrare una cittadina come Ceva in questo periodo di continua emergenza. Concordiamo anche sul fatto che le problematiche legate al teatro possano passare in secondo piano, ma, detto ciò, come compagnia dobbiamo rispondere a terzi su problematiche legate alla gestione e, che non vi sia la possibilità o la volontà di trovare trenta minuti in cui potersi confrontare, lo troviamo altamente demotivante”.

Tuttavia, “a prescindere dall’organizzazione di una nuova stagione di prosa che, a causa delle restrizioni e i rischi connessi al Coronavirus, risulta difficilmente attuabile, vi sono altre questioni di cui la compagnia necessita di un confronto con l’amministrazione, nello specifico:

RINNOVO CONVENZIONE.Premesso che sotto l’aspetto prettamente giuridico, senza una convenzione, nessuno della compagnia ha titolo per poter entrare in teatro non essendone proprietari. Necessitiamo di capire quali siano le intenzioni da parte dell’amministrazione comunale, se intenda proseguire la collaborazione con la compagnia oppure abbia altri legittimi progetti per il teatro. Per entrambe le ipotesi sarebbe gradito avere un riscontro a riguardo. Nell’ipotesi di prosecuzione del rapporto vorremmo capire quali siano le linee guida dell’amministrazione comunale, concordare quali siano le attività che possano essere svolte all’interno, ipotizzare eventi a spot a numero chiuso oppure se basare la stagione su una chiusura totale al pubblico, valutare la possibilità di organizzare corsi, stages, prove e quantificare quelli che possono essere gli impegni condivisi.

CHIUSURA STAGIONE 2019/2020.Occorre definire come rimborsare gli abbonati che non hanno usufruito degli ultimi quattro eventi cancellati causa Covid-19, se attraverso recupero/sostituzione degli spettacoli entro 18 mesi dal loro annullamento (soluzione che senza convenzione e previo parere positivo dell’amministrazione non risulta praticabile) o, in alternativa, emissione – come da Decreto Cura Italia – di un voucher corrispondente alla cifra relativa agli eventi non fruiti da poter utilizzare come sconto su una futura stagione di abbonamento al teatro Marenco oppure come singolo biglietto per eventi promossi dalla Fondazione Piemonte Live su tutto il territorio regionale. L’ urgenza dell’incontro era dettata dal fatto che le emissioni dei voucher devono essere effettuate entro e non oltre il 30 settembre 2020. Avremmo voluto condividere con l’amministrazione la scelta, ma in assenza di riscontro comunichiamo che provvederemo alla chiusura della stagione 2019/2020 di nostra competenza con le emissioni dei voucher in favore degli abbonati mediante la biglietteria presente all’interno del teatro.

MATRIMONIO IN TEATRO 10 OTTOBRE 2020. La compagnia si domanda a quale titolo e su quali autorizzazioni possa adempiere a tale evento. A tal proposito, la compagnia deve rinnovare l’assicurazione annuale sui rischi/infortuni e responsabilità civile per la copertura sugli eventi ospitati. Sarebbe gradito essere informati sul fatto se la collaborazione proseguirà oppure no, anche per evitare una spesa che in caso di mancato rinnovo potrebbe essere evitata”.

In conclusione, questi sono gli argomenti su cui la compagnia avrebbe necessità di confrontarsi con l’amministrazione comunale e su cui sembra impossibile trovare trenta minuti per farlo. Sono appunto l’indifferenza e la mancanza di dialogo che ci hanno spinto a pubblicare questo comunicato, pubblicazione evitabile se solo vi fosse stato un minino di rispetto e considerazione. Se l’amministrazione ha in mente progetti alternativi per la gestione del teatro, questo è nel suo pieno diritto e la compagnia ne prenderà atto, comportandosi di conseguenza. Se l’amministrazione ha delle problematiche nell’interloquire con i rappresentanti della compagnia Teatro Marenco sarebbe opportuno venirne a conoscenza e la compagnia si comporterà di conseguenza. Con il presente comunicato, la compagnia Teatro Marenco richiede nuovamente e pubblicamente la disponibilità di un incontro con l’amministrazione comunale per valutare la prosecuzione della collaborazione, previa definizione dei punti elencati precedentemente. In caso di mancato riscontro alla presente, la compagnia si riterrà libera da qualsivoglia impegno inerente la gestione ordinaria del teatro Carlo Marenco, procedendo alla revoca delle utenze a lei intestate, non avendo più in essere nessuna convenzione relativa alla gestione”.

LA REPLICA DEL SINDACO. Puntuale, in coda a queste parole, è giunta la replica del primo cittadino, Vincenzo Bezzone: “Questa amministrazione ha sempre dato la dovuta importanza alla cultura teatrale. A prova di ciò, lo scorso anno è stata siglata una convenzione in cui il Comune di Ceva riconosceva all’associazione ‘Compagnia Teatro Marenco’ un contributo di 26mila euro, anziché i soliti 23.000 euro previsti dalle convenzioni precedenti, per la gestione e la programmazione teatrale. L’importo è stato totalmente versato nelle casse dell’associazione, nonostante l’offerta artistica sia stata monca, a causa dell’emergenza Covid. La compagnia ha potuto agire nella massima autonomia, senza alcuna ingerenza dell’amministrazione comunale, nel totale rispetto dei ruoli e nella piena fiducia che era stata riposta. Ci delude enormemente constatare che dinamiche personali, posizioni arbitrarie e capricci infantili abbiano avuto la meglio all’interno della gestione, offuscando l’obbiettivo primario, ossia la promozione e la fruibilità del teatro cittadino Carlo Marenco. È certamente noto che tali cause abbiano influito pesantemente nel tempo, decimando le presenze nella Filodrammatica. Nonostante ciò, ho sempre ribadito in più occasioni che la richiesta di incontro finalizzata al rinnovo della convenzione era ed è prematura”.

A tal proposito, il sindaco ha allegato la mail di risposta trasmessa alla compagnia in data 15 settembre mediante posta elettronica certificata, contenente la seguente comunicazione: “In riscontro alla vostra nota pec ricevuta in data 9 settembre, con la presente comunico che la situazione di emergenza sanitaria tuttora in corso non ha consentito all’ente di fare delle valutazioni potenzialmente attendibili, sia sotto l’aspetto programmatico che quello economico, relative alla nuova stagione del teatro. L’apertura del nuovo anno scolastico, in quanto problematica di primaria importanza, ha assorbito tutte le attenzioni per essere attivata secondo i nuovi criteri di sicurezza e l’amministrazione si riserva di analizzare nei giorni a venire gli effetti che produrrà sulla cittadinanza. Pertanto, qualunque decisione in merito sarà analizzata e ponderata sul maggior numero di informazioni possibili e sarete ricontattati quanto prima”.

“Concludo con un impegno – ha asserito Bezzone –: questa amministrazione farà di tutto affinché il passato, il presente e il futuro del teatro cittadino Carlo Marenco non possano mai essere messi in discussione da vicende estranee al prestigio, al contesto e all’importanza della cultura teatrale”.