Riprendono in Provincia gli esami per gli aspiranti “trifolao”

9 settembre 2020 | 14:59
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Riprendono in Provincia gli esami per gli aspiranti “trifolao”

Tre sessioni entro la fine dell’anno 2020 per valutare l’idoneità di un centinaio di candidati

Dopo molti mesi di stop dovuto all’emergenza sanitaria, riprendono giovedì 10 settembre in Provincia gli esami per gli aspiranti “trifolao” che intendono praticare l’attività di ricerca e raccolta dei tartufi soprattutto nell’area di Langhe e Roero (tartufo bianco), ma anche per altre specie nel Monregalese e su tutto il territorio cuneese lungo la fascia pedemontana. Ogni anno sono circa un centinaio le domande per partecipare alla selezione ed ottenere i tesserini che autorizzano la raccolta dei tartufi nelle zone libere.

La prima sessione del 2020 vede coinvolte 36 persone, a questa ne seguiranno altre due già programmate per il 22 settembre e il 24 novembre per un totale di 96 candidati. Sono 2.156 i tesserini rilasciati dalla Provincia di Cuneo per la raccolta dei tartufi. La Commissione esaminatrice per l’accertamento dell’idoneità è affidata ai tecnici del Ufficio Tartuficoltura della Provincia e alle due associazioni dei tartuficoltori della Granda. Gli esami sono organizzati sulla base della normativa regionale per la ricerca e la raccolta nelle “zone libere”, da cui sono esentati i raccoglitori di tartufi sui fondi di loro proprietà o comunque da essi condotti o coloro che sono già muniti di abilitazione rilasciata da altre amministrazioni regionali o provinciali. Oltre al regime della “zona libera”, la raccolta del tartufo può essere esercita anche in regime di “zona autorizzata”, dove cioè l’attività è riservata agli autorizzati che possono accedere sia a tartufaie controllate (cioè create a partire da un bosco naturale per aumentarne la produzione di tartufi), sia a tartufaie coltivate (create con piante micolizzate). La Provincia, tramite i suoi agenti di Polizia faunistica ambientale, svolge anche funzioni di controllo sui tesserini, sulle modalità di ricerca e raccolta, lavorazione e commercializzazione dei tartufi. Sono previste pesanti sanzioni amministrative per le violazioni delle norme in materia.

Al superamento dell’esame di idoneità si ottiene il tesserino che è valido per 10 anni rinnovabili e che attesta il possesso dell’abilitazione alla raccolta dei tartufi su tutto il territorio nazionale. La durata del tesserino (dal 1° gennaio al 31 dicembre) è subordinata al versamento annuale della tassa di concessione regionale (140 euro) da effettuarsi entro il 30 aprile alla Regione Piemonte. E’ iniziata nei mesi scorsi la digitalizzazione dei tesserini cartacei che, man mano che andranno in scadenza, saranno sostituiti da tesserini smart, così come sta procedendo il processo di digitalizzazione del sistema di pagamento della tassa con l’utilizzo della piattaforma Pago Pa e con l’assegnazione ad ogni utente di un identificativo unico di versamento pagabile tramite sistemi on line, codice a barre oppure come Qr tramite dispositivo mobile.