I RISULTATI CHE NON TI ASPETTI |
Politica
/
Provincia di Cuneo
/

Referendum: i cinque Comuni della provincia di Cuneo dove non ha vinto il “Sì”

21 settembre 2020 | 21:31
Share0
Referendum: i cinque Comuni della provincia di Cuneo dove non ha vinto il “Sì”

In tre realtà comunali della Granda ha prevalso il “No”, mentre in altre due la sfida è terminata in parità: ecco quali sono

La provincia di Cuneo, allineandosi al resto d’Italia, ha sentenziato la netta vittoria del “Sì” in occasione del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, tanto che, in alcuni casi, si è superato l’80% dei pareri affermativi.

Il successo del “Sì” in Granda si è registrata in 242 Comuni su 247: questo significa che vi sono cinque realtà municipali del Cuneese che hanno fatto eccezione, esprimendosi negativamente o, in un paio di casi, arrivando addirittura a non decidere.

QUELLI CHE HANNO DETTO “NO”. Sono in tutto tre i Comuni cuneesi nei quali si è riscontrato il trionfo del “No”, che ha avuto la sua affermazione più schiacciante a Briga Alta (54,55%), dove, però, i voti validi sono stati appena 33. Il “No” si è imposto anche a Pezzolo Valle Uzzone (52,05%, 146 voti validi) e ad Albaretto della Torre (50,93%, 108 voti validi).

QUELLI CHE, ALLA FINE, “NON HANNO SCELTO”. C’è anche chi, tuttavia, ha deciso di non decidere. Pura coincidenza, probabilmente, ma i numeri non mentono: 50% “Sì”, 50% “No”. È accaduto a Sambuco (36 voti validi e due schede bianche) e a Stroppo (40 voti validi). Curioso, ma vero.