“La scuola è rimasta chiusa per 6 mesi, cosa avete fatto in tutto questo tempo? Abbiamo lavorato!”

13 settembre 2020 | 08:35
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“La scuola è rimasta chiusa per 6 mesi, cosa avete fatto in tutto questo tempo? Abbiamo lavorato!”
Maria Teresa Furci

Il Provveditore di Cuneo Maria Teresa Furci prova a spiegare ai non addetti ai lavori come funziona veramente l’avvio dell’anno scolastico

Cuneo.Maria Teresa Furci dall’aprile 2018 è la dirigente dell’Ambito Territoriale di Cuneo, l’ex Provveditorato agli studi. Un ruolo non facile il suo figurarsi in un anno come questo con il covid-19. Ecco cosa ha risposto alla domanda che tutti ripetono incessantemente alla vigilia della ripartenza del particolare nuovo anno scolastico.

Scrive:

Forse non tutti sanno che…
Se per gli alunni l’anno scolastico inizia a settembre, per l’amministrazione scolastica è già iniziato a gennaio. È così ogni anno, perché la sequenza delle operazioni che si rendono necessarie all’avvio dell’anno scolastico segue una scaletta ben precisa e sistematica. E non è possibile procedere con operazioni successive, se prima non sono concluse le fasi precedenti.

Avete presente la costruzione di una casa? Chi penserebbe di posare le tegole senza aver costruito il tetto, e prima ancora i pilastri e i solai? Chi si preoccuperebbe di appendere un lampadario senza avere tracciato l’impianto elettrico? Chi poserebbe mai un palchetto su un massetto non ancora asciutto? Ecco, pensare che la nomina dei supplenti sia l’unica cosa che l’amministrazione debba fare per far partire l’anno scolastico, oppure pensare che questa operazione sia indipendente da tutto il resto, è fuorviante. Senza pretesa di essere esaustiva, provo a spiegare ai non addetti ai lavori come funziona veramente l’avvio dell’anno scolastico.

A gennaio di ogni anno si incrociano due importanti attività: le iscrizioni degli alunni e i pensionamenti del personale. Dal numero degli alunni iscritti si determina il numero delle classi da autorizzare e il numero dei posti da attribuire per ogni classe, sulla base di un contingente assegnato dal ministero e inderogabile per ogni provincia. Dal numero e dalla tipologia dei pensionamenti si determinano i posti utili per i trasferimenti. Queste operazioni richiedono diversi mesi, dalla presentazione delle domande, da parte dei richiedenti, all’acquisizione ed elaborazione delle stesse, da parte degli uffici (gennaio-giugno). Sui posti rimasti liberi dai trasferimenti è poi possibile, per il personale, chiedere l’assegnazione provvisoria o l’utilizzo. Anche questa fase ha necessità di essere elaborata entro un tempo tecnico ben preciso (luglio-agosto). Sui posti ancora rimasti liberi, si svolgono le operazioni di immissione in ruolo, secondo procedure stabilite dall’ordine delle precedenze, per graduatorie di concorso o ad esaurimento (entro il 31 agosto). Solo dal 1° settembre è possibile per gli uffici calcolare i posti rimasti ancora disponibili, scuola per scuola, classe di concorso per classe di concorso, per la nomina dei supplenti fino al 31 agosto o 30 giugno, da graduatorie provinciali.

Quando si dice “La scuola è rimasta chiusa per sei mesi, cosa avete fatto in tutto questo tempo?”, noi rispondiamo: “abbiamo lavorato”.”