Forza Italia Mondovì su scuole e trasporti: “Quei 15 minuti in cui tutto è concesso”

8 settembre 2020 | 09:00
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Forza Italia Mondovì su scuole e trasporti: “Quei 15 minuti in cui tutto è concesso”

Giampiero Caramello: “Se mi metto nei panni dei genitori degli studenti, c’è da aspettarsi che molti avranno giustamente l’intenzione di portare i ragazzi a scuola con la propria automobile, con conseguenze facilmente immaginabili sul piano del traffico e sui tempi di ingresso”

Manca meno di una settimana all’inizio del nuovo anno scolastico, il primo post-lockdown e, nonostante siano ormai davvero poche le ore che separano gli studenti dal ritorno in classe, vigono ancora troppe incertezze ad esso connesse.

A tal proposito, il coordinatore di Forza Italia Mondovì, Giampiero Caramello, ha sottolineato: “Se la riapertura delle scuole a metà settembre in tempi di Covid non è più messa in discussione, altrettanto non si può dire sulla confusione che hanno generato le prescrizioni anti-contagio emanate all’ultimo secondo dal Governo. Non vorrei essere nei panni di un preside o di qualsiasi altro membro del personale scolastico chiamato a sobbarcarsi ogni responsabilità nell’attuare tutti i provvedimenti utili a garantire la riapertura regolare e in sicurezza dell’anno scolastico. A loro va sin d’ora la mia massima vicinanza e gratitudine. Infatti, in più di un caso si ha la sensazione che l’attenzione, paradossalmente, si sia focalizzata più sul rispetto formale di tali prescrizioni ministeriali che sul garantire la piena sicurezza degli studenti. Mi riferisco in particolare alla situazione del trasporto scolastico e delle recenti linee guida emanate da poco dal Governo a fronte del perdurare dell’emergenza virus”.

Uno sfogo mirato, dunque, quello di Caramello, motivato con una certa preoccupazione figlia delle “dichiarazioni soddisfatte da parte di alcuni amministratori comunali che si compiacciono per il buon lavoro fatto nell’assicurare che non ci saranno problemi con il trasporto scolastico comunale (i bus arancioni), poiché sarà garantito a tutti. Non credo che avere degli studenti stipati come sardine dentro i bus non rappresenti più un problema nella trasmissione del virus. Ovviamente tutto bene finché non saranno trascorsi i fatidici 15 minuti, dopo di che il contagio pare riprendere. E allora? Il problema sanitario ci sarà di nuovo? Una volta trascorso quel quarto d’ora che cosa si farà? Tutti per strada? Non so se la mera e ferrea applicazione delle regole folli e paradossali emanate dal Governo, possa essere sufficiente a garantire il grado di sicurezza opportuno e necessario per gli studenti che utilizzano i trasporti di competenza comunale. È un dubbio e non nascondo la mia perplessità”.

Inoltre, “il gestore del servizio di trasporto scolastico intercomunale (i pullman blu, per intenderci) ammette, senza mezzi termini, che, viste le restrizioni imposte dalle nuove regole, non dispone di autobus in numero sufficiente per fare sedere tutti i potenziali studenti che devono recarsi a Mondovì.
Non vorrei essere facile profeta di fronte a questa situazione, ma se mi metto nei panni dei genitori degli studenti, c’è da aspettarsi che molti avranno giustamente l’intenzione di portare i ragazzi a scuola con la propria automobile: le conseguenze sulla viabilità e sui tempi di ingresso sono facilmente immaginabili. Spero di sbagliarmi, ma queste mie semplici considerazioni sono indirizzate a chi ha il dovere di prendere i necessari provvedimenti e vuole essere di stimolo, se necessario, a studiare un piano straordinario della viabilità per l’accesso alle scuole. Diversamente ,dal 14 settembre in poi si potrebbe rischiare una paralisi del traffico cittadino, con buone possibilità che regni il caos!”.