EMERGENZA COVID |
Regione Piemonte
/
Sanità
/

Coronavirus, il piano di Icardi: “Così il Piemonte si prepara ad affrontare l’autunno”

7 settembre 2020 | 20:19
Share0
Coronavirus, il piano di Icardi: “Così il Piemonte si prepara ad affrontare l’autunno”

Tracciamento, sorveglianza attiva e incremento di hot spot pediatrici per assicurare percorsi rapidi per l’effettuazione dei tamponi

L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha illustrato in queste ore alla Quarta Commissione del Consiglio regionale le contromisure che saranno adottate in autunno per fronteggiare la pandemia di Coronavirus. Quali? Un accurato tracciamento che prevede la ricerca attiva dei casi con tamponi ai contatti stretti asintomatici, la progettazione di programmi di sorveglianza attiva sul personale di enti pubblici e privati con alto grado di rischio a scopo di prevenzione, l’incremento degli hot spot pediatrici (la decisione se sottoporre o meno il bambino al tampone rimarrà comunque sotto la responsabilità e il consulto del pediatra) per assicurare percorsi rapidi per l’effettuazione dei tamponi.

Come riporta il portale ufficiale della Regione, l’assessore ha asserito che “sono già oltre 25mila i test effettuati nell’ambito di piani di screening del personale del sistema sanitario regionale e di altri enti pubblici” e che “in due settimane sono stati effettuati da Asl e medici di medicina generale oltre 1.000 test sierologici rapidi per gli operatori scolastici”.

Giova altresì ricordare che sino alla settimana scorsa il Piemonte era l’unica regione del Nord Italia con un basso rischio di propagazione del contagio, salito questa settimana a moderato, soprattutto per effetto dei contagi importati, di migranti e vacanzieri.

“L’attuale elevata percentuale di asintomatici o paucisintomatici permette però di gestire molti più pazienti a domicilio, riducendo il carico di lavoro degli ospedali – ha asserito Icardi -. A favorire un buon controllo dei contagi da maggio in poi è stata l’adozione di una nuova strategia che si è distaccata dalle indicazioni nazionali, prevedendo l’esecuzione di tamponi non solo ai sintomatici, ma anche alle persone che sono state a stretto contatto con il soggetto infetto; un’attività che, così come il monitoraggio dei malati a domicilio, ha richiesto di incrementare il numero delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) a una ogni 50mila abitanti e assegnare un ruolo importante ai medici di famiglia, con l’attivazione dell’accordo integrativo Air-Covid, nella segnalazione dei casi sospetti e nell’effettuazione dell’isolamento tempestivo dei contatti stretti”.

È stata inoltre rivista e potenziata la rete dei laboratori di analisi con l’aumento graduale della capacità di ricerca dell’Rna virale e sono state predisposte procedure per regolamentare i test sierologici e i tamponi da parte di soggetti privati.

“La Regione – ha affermato ancora Icardi – ha ripreso la preparazione della campagna vaccinale per l’influenza stagionale acquistando 1,1 milioni di dosi, che potrebbero essere aumentate fino a 1,5 prevedendo l’estensione della gratuità anche alla fascia di età 60-64 anni, secondo la possibilità indicata a livello ministeriale; a questo proposito intende valutare la possibilità che le farmacie e una rete di strutture sul territorio possano attivarsi anche per effettuare le vaccinazioni, unitamente ai test sierologici rapidi”.