Cirio: “Partite senza pubblico? C’è più rischio di assembramento in un supermercato…”

9 settembre 2020 | 09:00
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Cirio: “Partite senza pubblico? C’è più rischio di assembramento in un supermercato…”

Il presidente della Regione Piemonte è intervenuto nelle scorse ore ai microfoni di Radio Kiss Kiss, aggiungendo: “Juventus-Napoli del 4 ottobre è un evento eccezionale. Eppure, seppur per pochi giorni, si disputerà a porte chiuse”

Il nuovo Dpcm, sottoscritto nelle scorse ore dal premier Giuseppe Conte, non prevede la riapertura degli stadi (e delle discoteche, ndr) sino al prossimo 7 ottobre: una decisione che, di fatto, costringerà la nuova stagione di Serie A a debuttare senza pubblico sugli spalti degli stadi italiani, incluso l’Allianz Stadium, per il quale la Juventus aveva presentato un piano dettagliato, al fine di riavere i tifosi sulle gradinate sin dal match d’esordio contro la Sampdoria.

Ne ha parlato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, intervenuto nelle scorse ore ai microfoni dell’emittente Radio Kiss Kiss: “Il Dpcm non ci permette di presentare dei piani o proposte che possano essere validate nazionalmente fino al 7 ottobre. Una partita di Serie A che fa decine di migliaia di spettatori come Juventus-Napoli è un evento eccezionale e il piano elaborato dalla Juventus prevedeva l’ingresso di circa 8mila persone, a fronte dei 40mila posti disponibili dello Juventus Stadium. Eppure, seppur per pochi giorni, Juventus-Napoli sarà a porte chiuse, salvo che il Dpcm cambi nuovamente le regole”.

Una lettura precisa della situazione, a cui si aggiunge un pizzico d’amarezza: C’è più rischio di assembramento in un supermercato che in uno stadio da 40mila posti, distanziati, con ingressi scaglionati – ha osservato Cirio –… Io ad inizio marzo ho bloccato Juventus-Milan, poi il Governo Conte l’ha autorizzata. Non è una questione di consenso. Qui la valutazione è diversa, non è delle squadre, non c’è contatto tra giocatori e pubblico. Il rischio rimane sempre, questo sì. Dobbiamo tornare alla normalità, ma facciamolo in modo lineare”.

Intanto, però, il pallone continuerà a rotolare su manti erbosi attorniati da un silenzio quasi surreale, che tutti, dai calciatori agli addetti ai lavori, auspicano possa trovare presto la sua naturale conclusione e restituire il calore del tifo alle squadre e la gioia di gustarsi un incontro di calcio dal vivo a tutti gli appassionati dello sport più seguito nel Belpaese.