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Cirio non molla: non sarà revocata l’ordinanza sulla misura della temperatura agli studenti a scuola

13 settembre 2020 | 14:06
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Sul profilo Facebook della Regione Piemonte, il presidente ha asserito che, qualora il Governo impugnasse il documento, si difenderà con ogni mezzo, in quanto nessuno lo convincerà mai che sta sbagliando

Alberto Cirio non intende ritirare la sua ordinanza sulla misurazione della temperatura agli alunni a scuola: lo dichiara in un post su Facebook la Regione Piemonte, che allega anche un filmato attraverso il quale vengono ricordate agli alunni le norme di sicurezza da osservare in classe (e non solo).

Al ministro dell’Istruzione, che lo ha invitato a ripensarci, sostenendo che così crea problemi alle famiglie obbligandole tutte le mattine a scrivere sul diario, il presidente ha risposto che un’autocertificazione non è un problema per nessuno e che lui scrive e firma “tutti i giorni sul diario della figlia la presenza o meno alla mensa. Non è esagerato chiedere alla scuola di controllare quanto certificato dalle famiglie e, nel caso manchi la certificazione, di provvedere alla misurazione prima dell’inizio dell’attività didattica. Questa convinzione deriva dalla considerazione che ci si sta muovendo a tutela degli studenti e degli anziani, questi ultimi la categoria più fragile, quella che rischia di pagare eventuali contagi con la vita, e che va tutelata con ogni mezzo”.

“Il presidente – proseguono dalla Regione – ha anche espresso massima fiducia nelle famiglie, certo che faranno la loro parte, ma ne basta una che non la fa per attivare una catena che potrebbe essere mortale, e negli operatori scolastici, che in questi mesi hanno fatto tutto quello che non ha fatto lo Stato e si sono rivelati più tempestivi ed efficaci di chi governa a livello politico”.

E se il ministro Azzolina facesse davvero ciò che ha minacciato di fare? “Se il Governo, al quale rimprovero mancanza di coerenza e una tempistica all’insegna di un ritardo inaccettabile, impugnerà l’ordinanza, la Regione Piemonte si difenderà con ogni mezzo, in quanto nessuno mi convincerà mai che sto sbagliando. Anzi, molte scuole invitano ad andare avanti e medici e pediatri approvano questa linea”.