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Busca si mobilita per dare maggiore libertà agli ospiti della Casa di Riposo

27 settembre 2020 | 17:32
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Busca si mobilita per dare maggiore libertà agli ospiti della Casa di Riposo

La petizione promossa nei negozi buschesi è indirizzata al governatore Cirio e fa riferimento all’articolo 13 della Costituzione che parla di libertà personale inviolabile

Busca. Bambini e anziani da sempre le categorie più “deboli” e che vanno protette. Così è successo anche per quanto riguarda il coronavirus che è entrato prepotentemente nella vita di ognuno di noi.

E sono rimasti proprio i più deboli ad esser più penalizzati. Adesso che i bambini hanno potuto ritornare sui banchi di scuola per gli anziani delle RSA e Case di riposo continua quella che ormai possiamo definire “la quarantena infinita”.

Purtroppo ci si attiene a linee guida nazionali ma a farne le spese sono indubbiamente gli ospiti che ricevono visite con il contagocce e non tutti loro riescono a capirne il motivo, in tanti si sono domandati in questi mesi cosa potessero aver fatto di male ai propri familiari che non venivano più a trovarli o che quando hanno potuto rivederli non potevano dar loro la mano piuttosto che ricevere una carezza.

Per questo motivo alcuni negozi di Busca hanno dato il via ad una petizione per rendere un pò più liberi in “nostri” anziani. La raccolta firme è attiva presso Sarboraria Abbigliamento, Conad Margherita, Panetteria Marengo e i Bar.

La petizione è indirizzata al governatore Cirio e fa riferimento all’articolo 13 della Costituzione che parla di libertà personale inviolabile. Si fa presente la necessità di contatti con l’esterno che hanno gli ospiti di tali strutture chiedendo di poter soddisfare quelli che sono i loro bisogni con una frequenza che possa definirsi adeguata. Dove possibile si fa riesca che gli ospiti possano accedere alle case dei propri familiari come accadeva prima del covid-19 piuttosto che in ambulatori medici quando necessario.

Tutto questo viene fatto per evitare che averli salvati dal coronavirus, tutelandoli come categoria a rischio, possa adesso trasformarsi per gli ospiti stessi in un segnale di solitudine e senso di abbandono.