“Se vogliamo ripartire dalla trasparenza, l’unico fatto incontrovertibile è che il virus esiste”

16 agosto 2020 | 14:36
Share0
“Se vogliamo ripartire dalla trasparenza, l’unico fatto incontrovertibile è che il virus esiste”

Il commissario provinciale DC Giovanni Gutamo: “Facciamo un appello, a chi dal basso può cominciare a fare qualcosa: i Sindaci. Occorre che si riapproprino della propria responsabilità in materia sanitaria senza delegare alcuno e usino le loro forze (anche quelle dell’Ordine)”

Scrive Giovanni Gutamo, commissario provinciale DC.

In questi giorni attraverso giornali e TV siamo bombardati da notizie contraddittorie. Sappiamo tutto o quasi dalla presunta incapacità del Governo nel gestire le prime fasi della crisi ai danni all’economia del Sud, da chi si è approfittato dei pochi soldi disponibili alla recessione che avanza. L’impressione che ne nasce è che ci venga nascosto qualcosa, che ci sia un complotto, insomma che manchi la trasparenza. Così molti si sentono legittimati a non seguire alcuna regola, a tornare a vivere (finalmente?) come prima, a trasferire la responsabilità agli altri, “il famoso gioco dello scaricabarile”.
Ma se vogliamo ripartire dalla trasparenza, l’unico fatto incontrovertibile è che il virus esiste.
Potrà esser vero che si sia indebolito, che gli ospedali COVID si siano svuotati, che i ricoverati in rianimazione siano pochi. Ma la trasparenza ci impone di dire che i positivi ci sono e sono intorno a noi. Se le cose non cambiano, i positivi aumenteranno e possiamo essere certi che qualcuno si ammalerà ancora gravemente e forse potrà anche morire. Magari saranno pochi, saranno i deboli, i pluri-patologici, gli anziani, i bambini fragili. Un ospedale COVID può anche avere un solo paziente, ma se quel paziente siamo noi o un nostro caro, dobbiamo rifletterci …
Facciamo un appello, a chi dal basso può cominciare a fare qualcosa: i Sindaci. Occorre che si riapproprino della propria responsabilità in materia sanitaria senza delegare alcuno e usino le loro forze (anche quelle dell’Ordine). Per educare al rispetto della legalità (anche quella con la mascherina che dà fastidio), per controllare i luoghi della movida, per effettuare controlli mirati in locali e ristoranti. Usare l’Autorità Pubblica con autorevolezza e con fermezza, spiegando e pure multando chi proprio non voglia capire. Ci sentiamo di sognare che questi interventi siano preceduti da un’Ordinanza, con cui i soldi delle eventuali multe siano versati al Servizio Sanitario Nazionale. In modo che non sembri un complotto per fare cassa e sia tutto trasparente.
In modo che si dia finalmente un messaggio politico concreto, ossia che al centro dell’azione ci sia la persona e la sua preziosa salute.