Migliora il problema dei cattivi odori dell’azienda Burgo a Verzuolo

12 agosto 2020 | 16:04
Share0
Migliora il problema dei cattivi odori dell’azienda Burgo a Verzuolo

Si è svolto nei giorni scorsi a Verzuolo il secondo tavolo di confronto con amministratori, tecnici e i rappresentanti dell’azienda

Migliora la situazione legata al problema dei cattivi odori emanati dall’azienda cartaria Burgo di Verzuolo. Se n’è parlato nei giorni scorsi in municipio a Verzuolo durante il secondo tavolo di confronto con tutti i soggetti implicati, dopo quello di inizio luglio. Oltre al sindaco Gian Carlo Panero, l’assessore all’Ambiente Mattia Quaglia e il consigliere di minoranza Gianfranco Marengo, hanno partecipato il sindaco della vicina Manta Paolo Vulcano e, per gli aspetti tecnici, l’Ufficio Ambiente della Provincia Cuneo, del Servizio Igiene dell’Asl Cn1, dell’Arpa Piemonte Dipartimento di Cuneo oltre ad alcuni esperti.

Da tempo Provincia e Arpa chiedevano provvedimenti per ridurre le emissioni odorose. L’azienda Burgo si è dimostrata collaborativa e la concentrazione media di idrogeno solforato (gas incolore dall’odore caratteristico di uova marce e per questo definito gas putrido) è diminuita nettamente e sono scesi anche i picchi massimi, soprattutto in via Papò. I controlli di Provincia, Arpa e Asl sono stati eseguiti non solo sul depuratore, ma anche in alcune aree interne relative al processo e in un deposito dello scarto. Tutti i risultati sono più che rassicuranti per la salute pubblica.

La Burgo ha anche provveduto a rimuovere in pochi giorni un temporaneo accumulo di cumuli di scarto (pulper) che generava odori trovando una soluzione alternativa. Anche la vasca di emergenza utilizzata nella fase iniziale per la messa a punto della produzione, essendo una fonte odorigena ben identificata, non sarà più usata nemmeno in emergenza. L’azienda ha anche potenziato i contratti di derattizzazione per contrastare la presenza di animali nello stabilimento ed ha avviato un innovativo processo per eliminare gli elementi di scarto, come le plastiche dure rimanenti nella carta da lavorare; sono sminuzzati, lavati, fatti decantare e infine portati via, mentre l’acqua è riutilizzata nel processo.

Ad oggi la cartiera ha dichiarato di essere a due terzi delle sue capacità e di andare a regime entro fine anno. Positivo per gli amministratori locali che all’aumento della produttività si accompagni un miglioramento delle problematiche olfattive. Infine in accordo con Arpa si installerà uno strumento di rilevamento della puzza in zona Santa Maria (prima della curva del Molino). Se non ci saranno episodi gravi il prossimo tavolo sarà convocato ad ottobre.