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Il violinista buschese Bruno Raspini racconta il “suo” Concerto di Ferragosto 2020

16 agosto 2020 | 12:32
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Il violinista buschese Bruno Raspini racconta il “suo” Concerto di Ferragosto 2020
Bruno Raspini - foto di Nazzareno Roboaldo

I cambiamenti di questa 40° edizione vissuto dall’interno dell’orchestra Bruni

Bruno Raspini è violinista dell’orchestra Bruni di Cuneo dal 2014. Il suo primo ingaggio fu proprio per il concerto di ferragosto di quell’anno. Ci siamo fatti raccontare l’esperienza da lui vissuta nella giornata di ieri durante al 40° concerto di Ferragosto andato in scena al Castello di Casotto in Garessio.

Quanto è impegnativo il concerto di Ferragosto?Il concerto di ferragosto richiede agli organizzatori quasi un anno di preparazione, per noi musicisti l’impegno comincia non appena ricevute le parti iniziando a studiarle. A livello di orari l’impegno vero e proprio inizia solitamente la mattina del 12 agosto. Le prove si svolgono tutto il 12 e tutto il 13 a Cuneo, il 14 sul luogo del concerto e nella stessa giornata sono seguite dalla registrazione che la Rai utilizza nel caso il concerto saltasse causa pioggia. Il 15 mattina a volte si fa un assestamento e poi verso le 12.30 si sale sul palco per essere in diretta alle 12.45. A livello di studio un concerto ben fatto merita sempre molto studio affinché un musicista conosca bene le parti; nella fattispecie ferragosto richiede anche uno studio mirato ad altri fattori oltre alle note e all’intonazione. Un esempio concreto: bisogna decidere accuratamente i punti migliori dove girare le pagine e quindi i movimenti da fare per abbassare lo strumento, come togliere le mollette, girare la pagina, rimettere le mollette e riprendere a suonare il tutto nel minor tempo possibile e in grande silenzio per non essere sentiti dai microfoni. Il repertorio varia di anno in anno ma sovente sono presenti musiche di Rossini e Verdi; autori che solitamente scrivono parti violinistiche piuttosto complesse!

Cosa è cambiato nella preparazione e nell’esecuzione del concerto 2020 rispetto agli scorsi anni? Il concerto 2020 è stato particolare per via delle stringenti norme di sicurezza per il contenimento del Covid 19. In sala prove si entrava solo con mascherina a scaglioni orari per strumento, si stava distanziati e ogni mattina ci veniva misurata la febbre. Abbiamo poi dovuto compilare delle autocertificazioni. Le disposizioni si sono ripercosse inevitabilmente anche sul concerto: anziché essere in coppia ad ogni leggio eravamo disposti a leggii singoli e molto distanziati tra di noi. Una situazione acusticamente molto difficile, ancor più se ci si aggiunge il suonare all’aperto! Da un punto di vista di organico l’orchestra era notevolmente ridimensionata e ridotta di fatto ai soli archi con l’aggiunta di arpa, percussioni e tromba. Gli scorsi anni il concerto prevedeva orchestra sinfonica al gran completo (fiati, ottoni, archi, arpa, percussioni…) e quindi era ben più numerosa!

Sensazioni su quest’ultima esibizione? Mi sono sentito onorato di far parte di questa edizione, forse anche più delle precedenti perché questa volta eravamo solo pochi musicisti, tra l’altro ero l’unico buschese, e quindi sapere di essere fra di loro è stato un grande piacere ed onore. Suonare per il concerto di ferragosto 2020 è stato particolare perché se da un lato stavamo facendo una cosa che per noi è stata normalità sino a marzo (cioè il nostro lavoro, suonare) dall’altro si era consci di star vivendo una ripartenza lenta e difficile; il settore culturale è stato uno di quelli maggiormente ignorati e penalizzati e a tutt’oggi vive un difficilissimo momento; in discoteca è permesso andare ma nei teatri d’opera ancora ci sono problemi o non si può decisamente entrare… sintomatico… fa pensare.

Voto alla location?Beh, la location di quest’anno era da 10 e lode! Sarà che sono anche storico dell’arte e quindi di parte ma la reggia di Casotto è veramente un posto incantevole immerso tra le vallate monregalesi a cui sono molto legato e che adoro.

Una location che non dimenticherai?Dei concerti che ho fatto, ad oggi sette, devo dire che ho particolarmente apprezzato Elva e Limone. Suoniamo sempre in posti meravigliosi ma quelle due edizioni in particolare si sono svolte in conche naturali che trovavo davvero mozzafiato e su cui era veramente facile vedere l’immensa distesa di pubblico!

Prossimi impegni?A livello di concerti la mia attività si è concentrata soprattutto a luglio con una serie di concerti dedicati a Claudio Monteverdi in provincia di Cuneo e con due concerti di musica barocca francese al Festival di Musica Antica di Magnano vicino a Biella (uno dei più importanti d’Italia). Come insegnante attendo le convocazioni per il prossimo anno scolastico ma già so che parte del mio orario sarà presso la scuola media salesiana San Domenico Savio di Bra dove già lavoravo e sarò riconfermato!