Al via la nuova avventura in bicicletta di Giovanni Panzera

26 agosto 2020 | 11:19
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Al via la nuova avventura in bicicletta di Giovanni Panzera
Giovanni Panzera

Il ciclista e viaggiatore cuneese, dopo la suggestiva traversata delle Alpi dello scorso anno, è pronto a lanciarsi in una nuova sfida in solitaria: pedalare dall’Etna al Monviso attraversando gli Appennini, in un abbraccio virtuale a tutta l’Italia in un anno maledetto.

Partirà lunedì 31 agosto da Zafferana Etnea il secondo capitolo del progetto “Pedalando tra le aquile”, ideato e portato avanti da Giovanni Panzera insieme al fratello Teresio. I due sono molto conosciuti nella Granda per essere i titolari della Panzera Communications, che da anni produce video per moltissime aziende del cuneese, oltre che bellissimi documentari storico-naturalistici. Il percorso, di quasi tremila chilometri in un mese e mezzo circa, procederà poi lungo tutta la catena degli Appennini, “la spina dorsale d’Italia”, come l’ha definita Giovanni ieri, martedì 25 agosto, alla presentazione del progetto, tenutasi all’Open Baladin di Piazza Foro Boario.

Dopo l’incredibile traversata delle Alpi dell’anno scorso, che ha portato Giovanni da Trieste a Monte Carlo, culminata con un documentario a cui presto si aggiungerà un libro per cicloamatori e non solo, Giovanni è pronto a fare il bis, percorrendo una catena molto spesso sottovalutata ma che nasconde molte insidie, come il famigerato Blockhaus, il “gigante cattivo” degli Appennini. In tutto le salite saranno 92, la maggior parte delle quali autentiche tappe “spaccagambe”, che porteranno Giovanni dalle pendici del vulcano più alto d’Europa a Pian del Re, dove nasce il fiume più lungo d’Italia.

Il messaggio che Giovanni vuole far passare non è soltanto la valorizzazione del territorio nazionale, espressa egregiamente già col documentario della prima esperienza, ma anche un’iniezione di resilienza per un paese che nel 2020 ha avuto più dolori che gioie. Giovanni, classe 1965, che percorre migliaia di chilometri in completa autonomia (il carrellino di ben 40 chili che traina con la sua bicicletta provvede a tutto, dalla tenda al cibo, all’elettricità, essendo dotato di pannello solare fotovoltaico) per abbracciare tredici regioni e poi tornare nella sua città natale, ha i connotati di una vera e propria impresa all’insegna della voglia di ripartire.

Nella presentazione della traversata Giovanni, come sempre, ci ha tenuto a ringraziare di cuore tutti gli amici sponsor, che lui ama chiamare “compagni di viaggio” di questa nuova avventura; aziende e istituzioni del territorio che attraverso i loro loghi riprodotti sul carrello, attraverseranno con lui la penisola.

E allora buon viaggio a Giovanni, nella speranza che il suo messaggio possa realizzarsi in toto. Noi lo attenderemo nella tappa in transito da Cuneo, prima dell’ultima scalata verso la Valle Po, e poi per festeggiare il buon esito dell’impresa.