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Val Maira e il sentiero da favola

19 luglio 2020 | 08:34
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Val Maira e il sentiero da favola
Immagini del sentiero
Val Maira e il sentiero da favola
Val Maira e il sentiero da favola
Val Maira e il sentiero da favola
Val Maira e il sentiero da favola
Val Maira e il sentiero da favola

Un percorso dedicato a Remo Einaudi popolato da bellissime figure in legno realizzate con passione e maestria dallo scultore Barba Brisiu

Prazzo. Siamo in Valle Maira per l’esattezza a San Michele di Prazzo dove c’è un sentiero tutto da scoprire: il sentiero Remo Einaudi.

Un percorso dedicato a Remo Einaudi, nato a San Michele Prazzo nel 1944 e deceduto 2013. Socio dell’Associazione Culturale Carcoso per San Michel ha partecipato al ripristino de “Lo Viol dal Genisté”. Per motivi di lavoro ha vissuto parte della sua vita a Cuneo, ma il suo nome resta legato a Prazzo e al monte Chersogno, sul quale aveva contribuito all’apposizione della croce nel 1964.

E’ speciale perché popolato da bellissime figure in legno realizzate con passione e maestria dallo scultore Barba Brisiu: gnomi e animali del bosco come gufi, scoiattoli, volpi e picchi che faranno capolino durante la passeggiata accompagnandovi tra le caratteristiche borgate.

Un percorso che parte da Borgata Chiesa, a San Michele di Prazzo, dove potrete parcheggiare l’auto e farsi avvolgere dalla magia. Il sentiero è stato realizzato seguendo un vecchio canale irriguo del 1400 in uso fino ai primi anni ’70 ed è ideale per famiglie con bambini, scolaresche e dedicato a sognatori di tutte le età.

Seguendo le indicazioni per Borgata Castiglione (1470 m s.l.m.), la borgata più antica di San Michele, caratterizzata da una architettura locale davvero caratteristica: colonne rotonde, portali in pietra scolpiti e passaggi coperti. Situata a ridosso del torrente ai tempi era ricca di fucine e mulini, lungo il tracciato è possibile ammirare uno di questi antichi mulini rimasto a raccontare un passato operoso.

Dopo circa un ora e mezza di cammino si raggiunge Borgata Chiotto (1284 m s.l.m.), un pianoro ricco di alberi da frutto e, in particolare, di una curiosa varietà di pere chiamate butos, introdotte secondo la tradizione orale, dai soldati spagnoli. Ai tempi e fino alla metà del novecento in questa borgata si produceva un ottimo sidro.
A borgata Chiotto inoltre si trova la cappella della Madonna Immacolata e il museo di Osvaldo Einaudi dedicato alla prima guerra mondiale.

Si prosegue per Borgata Rabiera dove il percorso si congiunge al conosciuto sentiero della Canapa e si fa quindi ritorno a Borgata Chiesa.