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Scontrino parlante per usufruire del bonus mobilità

19 luglio 2020 | 13:53
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Scontrino parlante per usufruire del bonus mobilità

Mediate le diverse posizioni di Ministero dell’Ambiente e Ministero dei Trasporti, adesso l’attenzione si sposta sul debutto della piattaforma informatica che consentirà l’accesso al bonus mobilità

L’idea è ottima, favorire l’impiego di mezzi di trasporto alternativi alle automobili consentendo ai cittadini di acquistare biciclette, monopattini elettrici e quant’altro, usufruendo di un bonus mobilità che copre fino al 60%, con un massimo di 500 euro, le spese sostenute dal 4 maggio al 31 dicembre o in forma di rimborso nel caso di chi avesse già effettuato l’acquisto, o con un voucher elettronico per i futuri acquisti. Come spesso succede nel nostro Paese, la buona idea ha trovato sulla strada della sua applicazione ostacoli imprevisti. Ad esempio, l’assenza dell’App del portale del Ministero dell’Ambiente che dovrebbe concretizzare il bonus oppure la lite tra ministri per il documento da produrre per accedere al rimborso dal momento che all’Ambiente volevano la fattura mentre ai Trasporti si limitavano alla richiesta dello scontrino. E questo mentre il decreto Rilancio è stato convertito dal Parlamento, i fondi per coprire la misura sono stati integrati fino a 210 milioni e i negozi sono presi d’assalto.

La soluzione che si è dovuta trovare, come segnalano dal Ministero dell’Ambiente, è stata quella dello “scontrino parlante”, il documento che specifica la natura dei beni acquistati e il codice fiscale del compratore e che viene portato in detrazione nel 730. Ma, dato che la nostra burocrazia gode di ottima salute, ci sono ancora alcuni passaggi a cui sottoporre la pratica: dopo il via libera del garante della Privacy, ora serve la vidimazione finale del testo al Mef e alla Conferenza unificata. Al Ministero dell’Ambiente confidano di arrivare in Gazzetta Ufficiale in dieci giorni al massimo dopo i quali ce ne sarebbero altri 60 per mandare online il portale, anche se dal ministero spingono affinché tutto si completi nell’arco di un mese.

E un mese significherebbe un clickday a ferragosto ma per evitare l’assalto al portale si è pensato di dare la priorità a chi chiede il rimborso avendo già effettuato l’acquisto, mettendo in lista d’attesa chi vorrà scaricare il voucher per utilizzarlo solo successivamente.

Ovviamente resta una domanda di fondo e cioè se i soldi stanziati basteranno a coprire tutte le richieste. Per esempio, a giugno Confindustra Ancma aveva valutato un aumento delle vendite di biciclette, dalla riapertura di maggio, del 60% rispetto all’anno scorso con la vendita di circa 540 mila pezzi. Valutando sui 400 euro il prezzo medio di vendita delle biciclette e considerando i pezzi venduti, il tutto porterebbe a un valore degli incentivi intorno ai 130 milioni di euro e questo considerando solo le biciclette e non includendo le e-bike, i monopattini e gli altri mezzi o servizi in sharing ammessi. Per evitare di ritrovarsi a corto di risorse, il ministro Costa avrebbe ‘prenotato’ al Tesoro lo stanziamento – con la prossima legge di Bilancio – di fondi retroattivi per coprire le eventuali domande scoperte.

Intanto, dal Ministero dell’Ambiente arriva un avvertimento: in questa fase confusa sono nate delle applicazioni “Bonus mobilità 2020” che sono scaricabili dalle piattaforme più diffuse, con tanto di countdown per scaricare il voucher ma, occhio, perché non hanno efficacia pratica dal momento che l’unico canale per ottenere il bonus sarà quello attivato dal ministero sul proprio sito.