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Liste d’attesa e bonus per il personale sanitario

16 luglio 2020 | 14:02
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Liste d’attesa e bonus per il personale sanitario

In Consiglio regionale si è tornati a parlare di liste d’attesa e bonus per personale sanitario senza però poter ancora trovare una soluzione per queste due situazioni rimaste in sospeso

Nei tre mesi di stop dovuti alla pandemia sono state annullate o posticipate il 50% circa delle visite di controllo e delle procedure ambulatoriali mentre per gli screening oncologici si sono registrate circa 20mila diagnosi in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Inoltre, il 64% degli interventi chirurgici è stato rimandato e circa 300mila prestazioni ospedaliere ed ambulatoriali sono state bloccate durante il lockdown.

A questi dati, che sono stati evidenziati in un’interrogazione in Aula, l’assessore Icardi ha risposto annunciando un progetto dettagliato che fornirà ai consiglieri. In attesa del programma dell’assessore resta il fatto che la situazione rimane invariata con moltissime persone che restano in attesa di essere contattate per sapere se e quando potranno sottoporsi agli esami.

Nessuna risposta, al momento, anche per quanto riguarda la questione del bonus per il personale sanitario, per il quale il problema risiede nel fatto che la Ragioneria dello Stato ha segnalato l’impossibilità da parte della Regione di stanziare una cifra doppia rispetto a quanto già previsto a livello centrale con la conseguenza  che il Piemonte non avrebbe potuto incrementare i 18 milioni di risorse statali con altri 36 milioni di euro di risorse regionali.

Su questo tema,  nel corso del dibattito sulla legge 12/2020, l’assessore Icardi aveva dichiarato che per poter erogare i 36 milioni del bonus per il personale sanitario serviva una deroga da parte del Governo nazionale dal momento che la norma statale consentiva alle Regioni di stanziare soltanto una cifra pari a quella trasferita a livello statale deroga che lo stesso assessore aveva detto superata dall’approvazione di un emendamento proposto dalla Conferenza delle Regioni, mentre è confermata l’intenzione di Palazzo Chigi di non impugnare i provvedimenti delle Regioni. Il nodo da sciogliere al momento è quello della prescrizione della Ragioneria che ha già comportato l’impossibilità di inserire il bonus nelle buste paga di luglio.