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La tecnologia per tenere sotto controllo le infrastrutture della Granda

20 luglio 2020 | 12:02
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La tecnologia per tenere sotto controllo le infrastrutture della Granda

Dopo il crollo del ponte Morandi, a Genova, in Italia si è dato il via a tutta una serie di controlli sulle infrastrutture viarie. Anche nella Granda si sta provvedendo a questo compito con l’aiuto fondamentale della tecnologia più avanzata

Mentre a Genova si sta provvedendo al collaudo del nuovo ponte Morandi alla cui tragica caduta si deve la rinata necessità di effettuare il monitoraggio dello stato di salute di ponti e viadotti della rete stradale e autostradale italiana anche in provincia di Cuneo il problema viene affrontato e per farlo si ricorre alle tecnologie più avanzate.

A doversene occupare è la Provincia di Cuneo che, per quanto sia stata depotenziata per ruolo e risorse economiche continua ad avere in carico la gestione di circa 3.300 chilometri di strade oltre a centinaia di ponti e viadotti. Per farlo potrà contare su nuovi software, laser scanner, sonar e droni acquei.

Allo stato attuale il numero di infrastrutture nella nostra provincia che richiedono degli interventi è intorno a 213, un centinaio delle quali catalogate come prioritarie come nel caso del viadotto Soleri a Cuneo, sul quale transitano giornalmente migliaia di veicoli. Oppure il ponte Caduti di Nassiriya della tangenziale di Alba, il ponte sul Tanaro a Pollenzo, il ponte di Monchiero, quello di Cardè, quello di Clavesana e il ponte di Busca di via Laghi.
Per monitorare i manufatti ed evitare tragedie, la Provincia di Cuneo ha formato cinque dipendenti nel corso di ispettori di primo livello, a cui seguirà una formazione di secondo livello.

Dicevamo della tecnologia su cui l’ente può fare affidamento per svolgere questo delicato incarico. Nello specifico si tratta di un software per la gestione automatizzata delle informazioni, Webridge, finalizzato a rispettare la normativa, soddisfare la sicurezza e diminuire il degrado e i costi degli interventi futuri. Con questo sistema si è in grado di ordinare i dati, gestire le ispezioni, la manutenzione e i collaudi, valutare lo stato di conservazione e provvedere a un elenco di interventi partendo dalle opere più urgenti in termini di sicurezza e di manutenzione, con relativi costi.

Per svolgere questa attività, che sarà utile a mantenere efficiente la rete infrastrutturale, evitando tragedie come quella che si è verificata a Fossano con il crollo del tratto della tangenziale che solo per miracolo non è costata vite umane, la Provincia, oltre alla tecnologia, si avvale dell’opera di cinque dipendenti che sono stati formati in un corso di primo livello e che presto ne seguiranno un altro di secondo livello.