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In ricordo di Luigi Ellena, ospite della casa di riposo buschese SS.Annunziata

1 luglio 2020 | 20:16
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In ricordo di Luigi Ellena, ospite della casa di riposo buschese SS.Annunziata
Luigi e Fosca

“Il coronavirus ha complicato tutto. Ti sei lasciato andare alla solitudine ed io con te, ci vedevamo con la videochiamata ma mi era tutto chiaro non ci saremmo più rivisti nè stuzzicati come Raimondo e la Mondaini”

Busca. Luigi e Fosca, come ricorda lei in una lettera per chi li incontrava a passeggio erano come padre e figlia. Luigi Ellena era un ospite della casa di riposo SS.Annunziata. E’ mancato venerdì 26 giugno e lunedì 29 giugno si sono celebrati i funerali. Non il coronavirus ma la mancanza di routine e delle abitudini se l’è portato via ad 86 anni.

Fosca, la sua badante, era molto legata a lui e ha voluto indirizzargli una lettera di ricordo, il cui testo riportiamo qui di seguito.

Il dolore è difficile da esprimere, si ha sempre il dubbio che non ci siano parole per descrivere l’importanza che tu avevi per me. Mi ricordo 4 anni fa quando ci siamo presentati non ci hai messo un attimo a dirmi che il nome Fosca non ti piaceva e che genitore poteva dare un nome simile, da quel giorno mi hai ribattezzata Angelica. Tu con i tuoi occhi azzurri da furbetto, sempre sorridente, per la gente eravamo padre e figlia, perché andavamo mano nella mano, poi il coronavirus ha complicato tutto. Ti sei lasciato andare alla solitudine ed io con te, ci vedevamo con la videochiamata ma mi era tutto chiaro non ci saremmo più rivisti nè stuzzicati come Raimondo e la Mondaini. E dire che quante volte nei nostri discorsi ti chiedevo di non farmi brutti scherzi prima io e invece no. Luigi il vuoto che sento è incolmabile ma il mio cuore e il tuo cuore per sempre.”