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Grande partecipazione al Consiglio comunale aperto sulla ‘ndrangheta a Bra

28 luglio 2020 | 18:00
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Grande partecipazione al Consiglio comunale aperto sulla ‘ndrangheta a Bra

Grande partecipazione al Consiglio comunale aperto di Bra per parlare dell’inchiesta della Dia sulla presenza di una locale della ‘ndrangheta a Bra

E’ la stessa città dove 10 anni e 2 mesi fa, nella stessa sala, 300 giovani ascoltavano don Ciotti parlare di legalità e che ieri sera ha visto l’effettuazione di un Consiglio comunale aperto sul tema dell’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino che ha portato alla scoperta di una locale della ‘ndrangheta a Bra.

E, ovviamente, si è trattato di un incontro molto partecipato anche se le cautele legate all’emergenza coronavirus hanno suggerito il contingentamento delle presenze, posti in sala assegnati con distanze di sicurezza e controlli della temperatura all’ingresso.

A chiedere questo Consiglio aperto è stata la minoranza dopo l’operazione dei carabinieri che hanno effettuato 12 arresti e 30 perquisizioni, con 27 indagati e le dimissioni dell’assessore comunale Massimo Borrelli, che è stato raggiunto da un avviso di garanzia per voto di scambio politico-mafioso.

5 minuti per gli interventi degli ospiti esterni, 10 per i consiglieri e gli assessori, niente repliche o interventi dal pubblico. Tanti gli interventi il cui tenore è stato lo stesso: la volontà di capire cosa è successo e se quanto emerso dalle indagini corrisponde alla realtà che vive in questo momento la città della Zizzola. In ogni caso è stato ribadito come questa terra sia sempre stata un feudo della legalità e che i suoi valori sono ben lontani da quelli espressi da un’organizzazione criminale come la ‘ndrangheta.

In sala aleggiava un certo senso di smarrimento nel vedere il nome della città trascinato in avvenimenti che si immaginavano in scenari ben diversi da quelli della realtà braidese ma, al contempo, è emersa la volontà di scrollarsi di dosso questa sensazione perché tutti sono consci che i  valori espressi dalla città della Zizzola non hanno niente da spartire con la criminalità.

E’ stato un momento di riflessione importante e partecipato al termine del quale è stata ribadita la fiducia nell’operato della magistratura che si spera possa liberare al più presto dall’ombra che dal 30 giugno aleggia su Bra.