Forzata a prostituirsi |
Cronaca
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Giovane di origini romene costretta a prostituirsi da coppia di connazionali residenti a Montà

22 luglio 2020 | 11:59
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Giovane di origini romene costretta a prostituirsi da coppia di connazionali residenti a Montà

Costretta a prostituirsi per pagare l’affitto della casa dove era ospitata da una coppia di connazionali e per contribuire alle loro spese, una giovane 23enne è stata salvata dall’intervento dei carabinieri

Una coppia di romeni residenti a Montà, il marito 31enne, 25 anni la moglie, ha costretto a prostituirsi una ragazza 23enne, anch’essa di origini romene, per pagare i 1.000 euro di affitto della casa dove veniva ospitata oltre alle spese a cui doveva contribuire.

La giovane per mesi è stata portata da Montà sulla provinciale 243, vicino a Poirino e controllata a distanza dal protettore al quale doveva comunicare inizio e fine di ogni rapporto intrattenuto con i “clienti”, per agevolare il conteggio degli incassi che venivano gestiti dalla moglie dell’uomo, madre di due bambini.

L’indagine coordinata dal Gip Davide Lucignani del Tribunale di Asti ha portato all’intervento dei Carabinieri della Sezione Operativa di Moncalieri e dei militari di stanza a Carmagnola in seguito alla denuncia di un cliente della giovane, che era stato rapinato di 300 euro dal protettore e da un complice, reato per il quale entrambi sono detenuti nel carcere di Asti. Il cliente, dopo che la giovane si era confidata con lui, l’aveva ospitata per alcuni giorni nella sua casa di Carmagnola salvo ricevere un’ulteriore richiesta di altro denaro da parte degli aggressori, fatto che lo ha convinto a rivolgersi alle forze dell’ordine.

L’altra protagonista della vicenda, la moglie del protettore, è agli arresti domiciliari, misura che è stata disposta per permetterle di provvedere ai due figli. Per la coppia di romeni l’accusa è quella di sfruttamento della prostituzione, reato al quale si aggiunge la denuncia per rapina aggravata a carico dei due estorsori.