Cuneo, incontro per risolvere il problema dei senza tetto al Movicentro

15 luglio 2020 | 16:25
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Cuneo, incontro per risolvere il problema dei senza tetto al Movicentro

Stiamo facendo tutto il possibile – afferma la Vice Sindaca Patrizia Manassero – per individuare una soluzione percorribile in grado di dare una risposta definitiva ad un problema complesso, aggravato quest’anno dalle prescrizioni contro la diffusione del coronavirus

Si è svolto questa mattina, 15 luglio, nella sala consiliare del Municipio, un incontro tra l’Amministrazione comunale e i rappresentanti del mondo dell’associazionismo e volontariato per affrontare il tema dei bivacchi al Movicentro, quest’anno ancora più problematico a causa di potenziali focolai di contagio da coronavirus.

Una prima soluzione ipotizzata, ovvero allestire, grazie al supporto della CRI, una tenda da accoglienza presso l’area parcheggio antistante l’Italgas, è stata scartata in quanto, a causa di varie criticità emerse, non risolutiva del problema.

Il gruppo di lavoro, composto dalla Croce Rossa Italiana, Cooperativa Momo, Comunità Papa Giovanni XXIII, Caritas e Associazione Rifugiati in rete, sta studiando soluzioni alternative che possano dare risposta ai bisogni di queste persone, in maggioranza migranti della frutta in cerca di occupazione.

«Stiamo facendo tutto il possibile – afferma la Vice Sindaca Patrizia Manassero – per individuare una soluzione percorribile in grado di dare una risposta definitiva ad un problema complesso, aggravato quest’anno dalle prescrizioni contro la diffusione del coronavirus. Grazie al prezioso supporto delle associazioni di volontariato del territorio stiamo valutando tutte le possibili alternative, per individuare rapidamente uno spazio in grado di ospitare i senza tetto già conosciuti dai servizi sociali e i nuovi arrivati dell’ultimo periodo in cerca di occupazione nei campi. Il lavoro svolto ed in perfezionamento ci porta vicino alla soluzione a giorni saremo in grado di allestire uno spazio di accoglienza adeguato, con un’area per le operazioni di triage, wc e almeno una trentina di posti letto.»