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Covid, nuovo cluster a Savona di 18 contagiati: chiuso sushi bar

18 luglio 2020 | 06:30
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Covid, nuovo cluster a Savona di 18 contagiati: chiuso sushi bar

Eseguiti 100 tamponi, altrettanti saranno fatti nelle prossime ore. Contagiate anche due infermiere

“Oggi (ieri ndr) nel bollettino risultano due i casi positivi e 21 casi in meno, rispetto a ieri, ma abbiamo rilevato un cluster nel savonese i cui dati si stanno concretizzando e che comporta, al momento, 18 nuovi contagi per i quali sono stati effettuati oltre 100 tamponi di verifica”. Lo ha comunicato ieri pomeriggio, come scrive il quotidiano on line ivg.it il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, insieme alla vicepresidente e assessore alla sanità Sonia Viale, al commissario straordinario di Alisa Walter Locatelli e al responsabile prevenzione dell’azienda Filippo Ansaldi.

Il nuovo cluster si è verificato in un ristorante di Savona, il “Best Sushi”, che è stato precauzionalmente chiuso: gli avventori di due tavoli, presenti in quel locale la sera dell’8 luglio, sono risultati positivi al Covid. Tra questi anche Matteo Aicardi, pallanuotista in forza alla Pro Recco e residente nel savonese. Nella sua località di origine, Tovo San Giacomo sono 3 le persone in isolamento preventivo, mentre nella vicina Giustenice dove vive la madre sono 5 le persone sottoposte alle misure di prevenzione sanitaria, ovvero tutti coloro (compresi familiari, amici e conoscenti) che hanno avuto contatti con l’atleta negli ultimi giorni.

La catena di contagio avrebbe avuto origine come detto nel ristorante savonese, dove il pallanuotista ha cenato qualche sera fa. Tra le persone che hanno iniziato a evidenziare sintomi da Covid-19 anche due infermiere del reparto pediatrico dell’ospedale San Paolo di Savona, che hanno cenato nel locale la stessa sera nel tavolo accanto. Parte dei contagiati sono membri del personale del ristorante. Intanto sulla propria pagina Facebook il locale scrive: “Informiamo tutti i nostri clienti che a causa di un imprevisto il ristorante rimarrà chiuso fino a nuove disposizioni. Vi manterremo aggiornati. Ci scusiamo per il disagio e grazie per il sostegno“.

“È la conferma che il coronavirus sta ancora circolando – ha spiegato Giovanni Toti – e che il nostro sistema di tracciamento funziona. Al momento nessuna delle persone positive sta male e non vi sono situazioni critiche dal punto di vista clinico. Stiamo procedendo a tracciare la catena epidemiologica sulla base della provenienza delle persone ai due tavoli. I contagiati sono tutti sparsi in provincia di Savona. Al momento il nostro indice di contagio Rt rimane su 0,7-0,8, quindi al di sotto del valore 1″.

“Sono in costante contatto con il direttore dell’ASL 2 Paolo Cavagnaro per monitorare l’evolversi della situazione – è il commento del sindaco di Savona Ilaria Caprioglio – Abbiamo, inoltre, immediatamente allertato gli uffici dei servizi sociali per l’eventuale sostegno alle persone in quarantena e l’ufficio ambiente per la raccolta dei rifiuti speciali. Come nei mesi scorsi la collaborazione fra istituzioni è massima al fine di tutelare la salute delle persone. Colgo l’occasione per ricordare ai cittadini di continuare a porre in essere tutte le misure indicate dalle disposizioni ministeriali”.

Tutte le persone positive al momento sono solo in provincia di Savona. “Ci sono 18 casi con tutta una serie di contatti familiari che sono stati investigati, più i presenti alla serata incriminata e le persone che successivamente sono entrate nel ristorante – ha spiegato Filippo Ansaldi, responsabile della prevenzione di Alisa -. Al momento le persone in isolamento crescono di ora in ora. A breve arriveremo a 100 contatti stretti in isolamento, la procedura prevede che ci restino fino a quando non vengono testati i contatti. Il vero caso zero è ancora sotto investigazione”. E intanto domani tre medici di ALISA si recheranno nella ASL 2 Savonese per supportare i medici nelle attività di prevenzione.

Il centro boa, che dal 2012 milita tra le file della Pro Recco e del “Settebello”, è attualmente ricoverato all’ospedale di Albenga. Il campione sportivo si trovava a Siracusa insieme alla Nazionale italiana, quando ha subito un infortunio alla spalla che lo ha costretto ad un rientro anticipato a Savona, circa una settimana fa. Fino a quel momento, e anche immediatamente dopo il rientro, nessun problema. Ma, solo qualche giorno dopo, è arrivata la febbre, accompagnata da qualche leggero sintomo sospetto.

Dubbi confermati poi dal test, che ha dato esito positivo al Covid-19 e che ha portato al ricovero, presso il Santa Maria di Misericordia di Albenga. Essendo passati solo pochi giorni, però, dall’infortunio e dal conseguente rientro nel savonese, è scattata la decisione di eseguire i tamponi, in via preventiva, anche a tutto il gruppo azzurro, alloggiato in Sicilia. Aicardi da ieri non ha già più la febbre e le sue condizioni fisiche sarebbero buone.