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“Cinema al Parco”: alla Casa del Fiume tre giorni di film sotto le stelle

22 luglio 2020 | 12:10
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“Cinema al Parco”: alla Casa del Fiume tre giorni di film sotto le stelle

Rassegna cinematografica all’aperto che si compone di tre serate, con una serie di titoli a tematica ambientale, sulla sostenibilità e i cambiamenti climatici

Il Parco fluviale Gesso e Stura propone, per questa estate un po’ insolita, “Cinema al Parco”, una rassegna cinematografica all’aperto che si compone di tre serate, con una serie di titoli a tematica ambientale, sulla sostenibilità e i cambiamenti climatici.

Si parte domenica 2 agosto con “Il sale della terra”. Ispirato dalla fotografia di Sebastião Salgado, è un documentario monumentale, che traccia l’itinerario artistico e umano del fotografo brasiliano. Co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, figlio dell’artista, questo film è un’opera sullo splendore del mondo e sull’irragionevolezza umana che rischia di spegnerlo. Alternando la storia personale di Salgado con le riflessioni sul suo mestiere di fotografo, il documentario approfondisce in particolare i suoi progetti sull’America Latina, sulle drammatiche condizioni dei popoli africani, sulle condizioni dei lavoratori in giro per il mondo, sulle grandi migrazioni umane e infine sugli angoli del pianeta non ancora contaminati dalla modernità. Salgado racconta anche del progetto, che porta avanti assieme alla moglie, di riforestazione della Mata Atlantica. Il film venne candidato all’Oscar per il miglior documentario nel 2015.

Lunedì 3 agosto il Parco proietta invece “Honeyland”, firmato da registi Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanovuna. Vera e propria riflessione su una questione fondamentale per la sopravvivenza del pianeta, nel film i documentaristi seguono le fatiche quotidiane di Hatidze Muratova, una donna di mezz’età tra gli ultimi abitanti del piccolo villaggio di Bekirlija, nella Macedonia rurale. Lì, Hatidze vive sola con l’anziana madre, senza acqua corrente o elettricità, e praticando per vivere la centenaria arte dell’apicoltura tradizionale, sulla quale il film è incentrato. Tutto cambia quando vicino al villaggio si stabilisce una comunità di apicoltori nomadi che iniziano a insediare il suo territorio. Il film ha avuto quest’anno due candidature agli Oscar, come miglior documentario e miglior film internazionale.

Infine, la rassegna si chiude martedì 4 agosto con “La fattoria dei nostri sogni”, diretto da John Chester. Il film racconta l’incredibile storia vera di John e Molly Chester, coppia in fuga dalla città per realizzare il sogno di una vita, quello di costruire dal nulla un’enorme fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica e di una completa sostenibilità ambientale. Tra mille difficoltà, momenti esaltanti e cocenti delusioni, i due protagonisti impareranno a comprendere i ritmi più profondi della natura, fino a riuscire nella loro formidabile impresa.

Le proiezioni si terranno nel giardino della Casa del Fiume, in piazzale Walther Cavallera 19 a Cuneo, con ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso all’area sarà consentito dalle ore 21, con inizio delle proiezioni a partire dalle 21.30. L’iniziativa si svolge nel totale rispetto delle misure di prevenzione sanitaria ed è necessario avere con sé la mascherina. In caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno nel salone interno della Casa del Fiume, con ulteriore riduzione di posti disponibili, come previsto dalle normative anti-Covid 19 in materia di eventi al chiuso.

Chi lo volesse può portare con sé una coperta per sedersi sul prato.

L’iniziativa è finanziata nell’ambito del progetto Interreg Alcotra “CClimaTT – Cambiamenti Climatici nel Territorio Transfrontaliero”, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Il Parco fluviale Gesso e Stura, da anni impegnato in attività e progetti di educazione ambientale, dall’aprile del 2017 gestisce in qualità di capofila tale progetto di cooperazione transfrontaliera, mirato proprio a informare e sensibilizzare sulle cause dei cambiamenti climatici e sugli effetti da questi generati, nonché sulle possibili azioni di mitigazione e adattamento a cui tutti siamo chiamati a contribuire. Sono partner del progetto anche la Regione Piemonte, l’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo, l’Ente di Gestione Aree Protette Alpi Marittime in Italia e i Parchi nazionali del Mercantour e degli Ecrins in Francia.