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Bonus bici ancora fermo al palo della burocrazia

29 luglio 2020 | 11:36
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Bonus bici ancora fermo al palo della burocrazia

Manca l’ultimo passaggio, la disponibilità dell’applicazione che consentirà di richiedere il rimborso della spesa effettuata, ma al momento il bonus biciclette è fermo al palo della burocrazia

Il detto “hai voluto la bici, adesso pedala…” continua a scontrarsi con l’impossibilità di accedere al bonus previsto dal governo che continua a essere inaccessibile a causa della mancanza dell’applicazione dedicata alle richieste di rimborso. Solo pochi giorni fa era emersa la possibilità che il decreto interministeriale (Mef, Mit, Ambiente) attuativo della misura arrivasse in Gazzetta ufficiale entro la fine del mese, per consentire le ultime prove tecniche e poi lanciare in rete l’applicativo che permette il caricamento delle richieste di rimborso – per chi ha già comprato le due ruote – o di voucher – per chi si appresta a farlo. Peccato che nella Conferenza Unificata di lunedì scorso del testo non ci sia traccia.

Tutto rinviato al prossimo appuntamento, il 6 agosto, con un ritardo che al Ministero dell’Ambiente imputano alle lungaggini con le quali si è trovato l’accordo con i colleghi del Mit su quale doveva essere il documento con cui si devono giustificare le spese sostenute e da rimborsare. Alla fine l’ha spuntata lo scontrino parlante per testimoniare l’acquisto di biciclette o altri mezzi incentivati, con l’aggiunta del codice fiscale dell’acquirente.

Il bonus, per ottenere il quale la fatica è paragonabile alla disputa di un Gran Premio della Montagna, copre fino al 60% della spesa sostenuta per gli acquisti effettuati dal 4 maggio in avanti, con un limite di 500 euro.