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Arriva a Roma il caso dei quattro fratelli di Cuneo collocati in casa famiglia

19 luglio 2020 | 19:02
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Arriva a Roma il caso dei quattro fratelli di Cuneo collocati in casa famiglia
Arriva a Roma il caso dei quattro fratelli di Cuneo collocati in casa famiglia
Arriva a Roma il caso dei quattro fratelli di Cuneo collocati in casa famiglia
Arriva a Roma il caso dei quattro fratelli di Cuneo collocati in casa famiglia

La prossima settimana una conferenza stampa organizzata dall’onorevole Giannone dal titolo: “Le ombre del sistema affidi. Il caso di quattro fratelli di Cuneo collocati in casa famiglia. Quando la legge diventa un mezzo per punire i minori e non per tutelarli”

E’ in programma per mercoledì 22 luglio, presso la sala stampa della Camera dei deputati, alle ore 12, la conferenza stampa dal titolo “Le ombre del sistema affidi. Il caso di quattro fratelli di Cuneo collocati in casa famiglia. Quando la legge diventa un mezzo per punire i minori e non per tutelarli”.

Oltre alla deputata del Gruppo Misto Veronica Giannone, promotrice della conferenza, interverranno l’avvocato Domenico Morace del Foro di Bologna e la mamma dei bambini.

L’allontanamento del minore dal nucleo familiare – spiega nella nota la deputata Giannone, Segretaria della Commissione parlamentare sull’Infanzia e Adolescenza che ha seguito direttamente questo come altri casi – può essere disposto dal Tribunale per i Minorenni solo dopo aver accertato un danno grave. A Cuneo, quattro fratelli e sorelle tra i 6 e i 14 anni, dopo aver denunciato il padre per presunti abusi sessuali, sono stati allontanati sia da lui che dalla madre e collocati improvvisamente in casa famiglia contro la loro volontà. Pochi giorni fa hanno iniziato lo sciopero della fame”.

La Convenzione di Strasburgo – continua – stabilisce il diritto del minore ad essere informato e di esprimere la propria opinione nei procedimenti che lo riguardano, imponendo all’autorità giudiziaria di permettere al minore di esprimere la propria opinione e tenerla in debito conto. Mettere al centro il superiore interesse del fanciullo in tutti i procedimenti che lo riguardano, cosi’ come chiesto dalla più recente giurisprudenza di Cassazione, non può – conclude – non conseguire se non all’esito di un giudizio di cognizione piena, vista l’esigenza di uno sviluppo armonico dal punto di vista psicologico, affettivo, educativo e sociale del minore
stesso”.

Nel frattempo è nato su Facebook il gruppo “aiutiamo i quattro Fratellini di Cuneo” che in una settimana ha raggiunto quasi 1000 iscritti.

I due figli più grandi hanno scritto delle lettere alla mamma nelle quali comunicavano di iniziare lo sciopero della fame finché non saranno ascoltati e potranno tornare a casa, cosa che chiedono a gran voce da sempre. Il loro disperato grido di aiuto finora non è stato accolto ma loro non si arrendono così come la loro mamma.

E accanto alla mamma e ai suoi 4 figli oltre all’Onorevole Veronica Giannone si sono schierate piccole organizzazioni come “il Comitato madri unite contro la violenza Istituzionale” che stanno riuscendo a dare visibilità a questo caso.