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A settembre ci sarà ancora la didattica a distanza?

26 luglio 2020 | 14:36
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A settembre ci sarà ancora la didattica a distanza?

A settembre riprende la scuola ma a causa del problema del distanziamento e degli spazi necessari per garantirlo, per molti studenti potrebbe continuare la didattica a distanza

La data è ormai certa, il 14 settembre, perché è riportata dall’ordinanza della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, ma questo non significa che tutti gli studenti piemontesi potranno rientrare in classe all’avvio del prossimo anno scolastico. Infatti, per una parte di essi, particolarmente alle superiori, la ripresa delle lezioni avverrà ancora con la didattica a distanza, la stessa con la quale hanno portato a termine lo sciagurato anno scolastico 2019/2020.

Il problema è principalmente costituito dalla carenza di aule idonee, nelle quali possano essere rispettate le distanze interpersonali e nelle quali possano trovare spazio le strutture necessarie, alias i banchi di nuova concezione. Senza contare le incertezze dovute al personale aggiuntivo che dovrà essere reperito per garantire la regolarità delle lezioni, con un numero maggiore di classi in cui è previsto un numero minore di studenti.

Le valutazioni su queste problematiche sono state effettuate dai presidi sia con il criterio dinamico che con quello statico, che è stato adottato dal comitato tecnico scientifico come base per l’individuazione delle aule idonee a ospitare gli studenti con il distanziamento anti Covid-19 previsto. Tra le varie opzioni che si stanno valutando ci sono la riduzione del programma e uno sdoppiamento delle ore per i docenti, che così facendo avrebbero lo stesso monte ore lavorative settimanali ma ripetendo la stessa lezione due volte ai due gruppi in cui verrà suddivisa la classe.

Mentre il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca ha garantito che ” Le quote di didattica a distanza saranno residuali a settembre” da parte sua la ministra Azzolina ha detto che “All’inizio avevamo un 15 per cento di criticità relative agli studenti esclusi dalle aule, ma stiamo risolvendo il problema anche con interventi di edilizia leggera dentro le istituzioni scolastiche ” .