Rapporto Ires Piemonte al Gruppo di monitoraggio istituzionale

12 giugno 2020 | 17:16
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Rapporto Ires Piemonte al Gruppo di monitoraggio istituzionale

L’Ires Piemonte ha presentato questa mattina il nuovo rapporto al Gruppo di monitoraggio istituzionale coordinato dal vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, dal quale emerge che la produzione economica, rispetto a prima della crisi, è stabile al 98% così come è al 79% la mobilità dei piemontesi. I lavoratori della pubblica amministrazione che svolgono il loro lavoro in smartworking sono ancora il 60%

L’Ires Piemonte ha presentato questa mattina il nuovo rapporto al Gruppo di monitoraggio istituzionale coordinato dal vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, e al quale partecipano i presidenti di Provincia, i sindaci delle città capoluogo, l’Unità di Crisi, le associazioni degli enti locali, con il coordinamento delle Prefetture e i capigruppo consiliari. Dal report emerge che la produzione economica, rispetto a prima della crisi, è stabile al 98% così come è al 79% la mobilità dei piemontesi. I lavoratori della pubblica amministrazione che svolgono il loro lavoro in smartworking sono ancora il 60%

Dato positivo è quello riguardante le imprese che aprono o chiudono, con le prime a prevalere, con relativo aumento complessivo.  Nello specifico, le nuove imprese sono meno dell’anno precedente, ma le cancellazioni sono più contenute, ed è un risultato che probabilmente trova la sua spiegazione nelle nuove misure a supporto della continuità aziendale. Per quanto concerne le richieste di cassa integrazione presentate in Piemonte, queste sono del 50% rispetto al totale dei potenziali beneficiari.

Il settore che ha sofferto maggiormente della crisi è l’export piemontese, con oltre 660 milioni di euro in meno rispetto al primo trimestre 2019. La flessione riguarda tutto il territorio regionale, fatta eccezione per il Vco, dove i valori rimangono quasi invariati, mentre è maggiore soprattutto nelle province di Alessandria (-19,6%), dove hanno maggior peso il settore dei prodotti della metallurgia, il settore orafo e della produzione di macchinari, e Biella (-9,4%), relativamente al tessile.

Come conseguenza della ridotta mobilità durante l’emergenza il report sottolinea anche che il traffico passeggeri e merci ha avuto un calo molto rilevante nel mese di marzo, in tutti gli aeroporti italiani. Considerando Caselle, nei mesi di gennaio e febbraio 2020 il traffico passeggeri era già in calo rispetto al 2019 e nel mese di marzo il flusso è sceso a 2.000 passeggeri e a circa 50 ad aprile. La perdita complessiva rispetto all’anno precedente è di poco meno di un milione di passeggeri.