Nuove linee guida per i rifugi alpini piemontesi

28 giugno 2020 | 09:47
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Nuove linee guida per i rifugi alpini piemontesi

Non ci sarà più l’obbligo di usare il sacco pelo e la distanza interpersonale nei pernottamenti scende a un metro

Le nuove linee guida approvate dalla giunta regionale, su proposta degli assessori alla Sanità Luigi Icardi e alla Montagna Fabio Carosso, prevedono che nei rifugi alpini ed escursionistici del Piemonte non ci sarà più l’obbligo di usare il sacco pelo e la distanza interpersonale nei pernottamenti scende a un metro.

“Tuteliamo uno dei principali attori economici e culturali delle nostre montagne – sottolinea il presidente della Regione Alberto Cirio -. Dal rifugio simbolo Capanna Margherita, con i suoi 4.554 il più alto d’Europa, sono molti i rifugi che senza la nostra regolamentazione non avrebbero potuto aprire o garantire un servizio adeguato”.
Le disposizioni nazionali “non tenevano conto della specificità dei rifugi d’alta quota e non ne garantivano l’operatività – aggiunge Carosso – in Piemonte i rifugi rappresentano un punto di riferimento fondamentale, non solo a livello turistico ma come garanzia di sicurezza. un luogo in cui dare soccorso e riparo a chi è in situazione di pericolo”.
Lungo gli oltre 1.000 chilometri di Alpi e 15.000 chilometri di sentieri del Piemonte sono presenti più di 200 rifugi escursionistici e alpini che garantiscono 6.000 posti letto e centinaia di posti di lavoro. Per sostenere la riapertura i la Regione ha destinato 2000 euro a fondo perduto a ogni rifugio nell’ambito del piano ‘Riparti Piemonte’.