Anticorruzione e Vigilanza |
Politica
/
Regione Piemonte
/

Nella Direzione Sanità regionale uno specifico settore Anticorruzione e Vigilanza

11 giugno 2020 | 15:22
Share0
Nella Direzione Sanità regionale uno specifico settore Anticorruzione e Vigilanza

Nella Direzione Sanità della Regione verrà istituito uno specifico settore Anticorruzione e Vigilanza, attivato proprio a contrasto di questi fenomeni, sulla spinta delle recenti inchieste della magistratura.

La Guardia di Finanza indaga sugli appalti truccati che hanno interessato alcune Asl piemontesi, inchiesta che al momento vede 19 indagati e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi annuncia che: “Abbiamo previsto nella Direzione Sanità uno specifico settore Anticorruzione e Vigilanza che, a breve, sarà attivato proprio a contrasto di questi fenomeni”. Visti i risultati che ha ottenuto la richiesta di una commissione di indagine sulla gestione dell’emergenza sanitaria in Piemonte, bocciata e messa da parte, viene difficile pensare che questo annuncio dell’assessore possa trovare realizzazione, almeno a breve.

Nel caso succedesse davvero, il problema che si presenterebbe nell’immediato sarebbe quello della persona chiamata a dirigere questo settore delicato. L’identikit del personaggio giusto, che deve risultare una figura adeguata, richiede che sia qualcuno che abbia esperienza sul campo, con conoscenza di certe dinamiche, e che conosca, soprattutto quelle aree delle Asl o degli ospedali dove possono maturare le condizioni per una connivenza con le imprese. In pratica, si dovrebbe cercare un vero e proprio investigatore, capace di analizzare a fondo un settore come quello della Sanità, in grado di assorbire da solo ben l’80% del bilancio regionale, con tutti gli interessi economici del caso che possono nascere.

Trovare la figura adeguata e dare l’avvio al settore Anticorruzione e Vigilanza senza perdere troppo tempo, questo è quanto suggerisce l’inchiesta aperta dalla magistratura che, purtroppo non è una vicenda isolata, dal momento che anche all’ospedale Santa Croce di Cuneo si era verificato recentemente un caso di corruzione legata all’acquisto di protesi in cui era implicato un caposala del blocco operatorio. Con il settore Anticorruzione e Vigilanza da istituire in tempi brevi la Regione deve dimostrare che la bocciatura della commissione di indagine sulla gestione dell’emergenza è stato solo in “incidente di percorso”.