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La ripartenza di uno chef stellato dell’Alta Langa

21 giugno 2020 | 18:23
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La ripartenza di uno chef stellato dell’Alta Langa
La ripartenza di uno chef stellato dell’Alta Langa
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La ripartenza di uno chef stellato dell’Alta Langa
La ripartenza di uno chef stellato dell’Alta Langa
La ripartenza di uno chef stellato dell’Alta Langa

Intervista a Damiano Nigro, Executive Chef di Villa d’Amelia di Benevello

Carissimi lettori della rubrica Vino e Dintorni di Cuneo24 dopo un periodo in cui la pandemia inaspettata ci ha cambiato le nostre abitudini, stiamo piano piano riprendendoci i nostri spazi. Quest’oggi lo vogliamo fare con un intervista ad un ospite particolare, uno Chef stellato dell’Alta Langa. Ecco a voi: Damiano Nigro, Executive Chef di Villa d’Amelia.

Quali sono le sue origini e cosa la ha spinta a voler diventare Chef?
Nato a Brindisi (Puglia) in una classica famiglia Italiana dove la mamma faceva da chef per tutti e tre i pasti giornalieri a ben 8 persone, con mio padre ho imparato a riconoscere e rispettare qualità e stagionalità della materia prima. I primi passi li ho fatti con mio cugino, professore della scuola alberghiera di Brindisi, ma devo ammettere che nella piena consapevolezza amo più oggi il mio lavoro di quando ho iniziato.

Quale o quali gli Chef che l’hanno ispirata durante gli anni a seguire?
Ricordo tutti gli chef che ho incontrato nella mia vita e da ognuno di loro ho cercato di apprendere qualcosa. Il mio primo chef e stato Gianfranco Zanon,  parlo di 32 anni fa, a seguire sono poi cresciuto incontrando Alfredo Chiocchetti, Stefano Gariboldi, Gualtiero Marchesi, Michel Roux, Marco Pierre White, Alain Ducasse, Alain Soliveres, Enrico Crippa, Martin Berasategui.

Se dovesse proporre un suo piatto o un suo menù che la rappresenta cosa mi consiglierebbe?
Seguendo i miei gusti e la mia filosofia di cucina, il cibo è molto personale, direi il menù Paganini del ristorante stellato Damiano Nigro, dove riverso tutta la mia passione ed esperienza in un viaggio da fare insieme, al momento però il Damiano Nigro rimane chiuso ma il nostro impegno è riversato nei piatti del Damà ovvero del ristorante alla carta; dove troverete tanto pesce ma anche carne, verdura e la pasta fresca tutta fatta in casa anche con la trafila in bronzo.

Dove possiamo venire a gustare i suoi piatti?
Troverete me e il mio staff presso Villa d’Amelia a partire dal 3 luglio con l’apertura del ristorante Damà, siamo a Benevello nell’alta Langa, a 13 km da Alba, immersi tra noccioleti e boschi.

Quali sono state le difficoltà che il Covid-19 ha portato tra queste dolci colline?
Io mi sento fortemente legato a questa terra che mi ha regalato momenti bellissimi, una famiglia e amici fantastici. Come nel resto dell’Italia, il covid ci ha costretti a fermarci e a riflettere su cosa fosse realmente importante, detto questo sicuramente alla Langa sono mancati i suoi cari ospiti stranieri a cui eravamo ormai abituati ad accogliere durante quasi tutto l’anno. Ma questo non ci ha demoralizzati e siamo infatti pronti a dare il meglio di noi per ospitare i più vicini Albesi, Torinesi o Milanesi e tutti coloro che vorranno passare anche solamente un fine settimana tra queste colline.

Cosa si possono aspettare i turisti che verranno a trovarla quest’anno?
Dopo 13 anni di impegno siamo riusciti a fidelizzare ospiti ed amici a Villa d’Amelia, in tutta sicurezza per noi e per i nostri ospiti continueremo a fare il nostro lavoro con grande passione e professionalità. Apriremo le porte di Villa d’Amelia per i  nostri ospiti rispettando tutte le dovute norme di  sicurezza del caso ma senza dimenticare qual è il nostro principale obbiettivo: l’accoglienza e il calore dell’Ospitalità Italiana.