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Istituto Cravetta di Savigliano: la scuola a distanza non ha fermato neppure la didattica territoriale

10 giugno 2020 | 09:04
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Istituto Cravetta di Savigliano: la scuola a distanza non ha fermato neppure la didattica territoriale
Istituto Cravetta di Savigliano: la scuola a distanza non ha fermato neppure la didattica territoriale
Istituto Cravetta di Savigliano: la scuola a distanza non ha fermato neppure la didattica territoriale
Istituto Cravetta di Savigliano: la scuola a distanza non ha fermato neppure la didattica territoriale
Istituto Cravetta di Savigliano: la scuola a distanza non ha fermato neppure la didattica territoriale
Istituto Cravetta di Savigliano: la scuola a distanza non ha fermato neppure la didattica territoriale

Il Cravetta del lockdown ha raccolto molti frutti di semine precedenti, vincendo numerosi concorsi

L’emergenza sanitaria, come è noto, non ha fermato la Scuola e neanche il Salone Internazionale del Libro di Torino, per cui, alcuni studenti e docenti dell’I.I.S. Cravetta di Savigliano (CN), nella mattinata di martedì 26 maggio, hanno incontrato lo scrittore adottato quest’anno: Antonio Moresco. Superata la distanza ideale degli schermi dei computer, con l’umiltà dei gesti e dello sguardo dell’autore e l’ascolto di tante sagge parole, al di là della realtà della Didattica a Distanza, ci siamo regalati due ore di infinito. Moresco non si è risparmiato, è il caso anche di dire che non si è arreso dinanzi ai saltuari problemi tecnici, e ha risposto a tutte le domande e le curiosità che la sua biografia e lalettura del suo libro Il grido ci avevano fatto sorgere.

Un confronto su molteplici fronti partito, inevitabilmente, dalla “pandemia” per poi esplorare, con una narrazione fluente, la sua vita privata di alunno difficile che a 30 anni ha deciso di studiare per conto suo, fino al suo esordio tardivo “riconosciuto” dalla Bollati Boringhieri e Torino lo ha battezzato come scrittore.

Il suo impegno civile lo ha portato a fondare l’associazione “Repubblica nomade”, che da circa 10 anni organizza cammini in Italia e in Europa. Nel 2011, lui e un gruppo di scrittori della rivista Il Primo Amore hanno dato vita a “Cammina cammina, un lungo spostamento a piedi da Milano a Napoli-Scampia; nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, lo scopo era quello di ricucire con i loro passi un Paese che molti vorrebbero sempre più disunito e devastato. Nel 2013 l’orizzonte si è ampliato e, con “Freccia d’Europa”, sono partiti da Mantova per arrivare a Strasburgo, per consegnare al Parlamento Europeo e al suo Presidente Martin Schulz il messaggio per un’Europa più vicina all’idea dei suoi fondatori: riacchiappare il sogno del Manifesto di Ventotene di Spinelli, quello di un’Europa crogiuolo di popoli che si univano dopo essersi scontrati fino all’attimo prima.

Moresco ha ricevuto il Premio Leopardi con la seguente motivazione: «È, tra tutti gli scrittori italiani contemporanei, il più leopardiano. Nei suoi libri, Leopardi è presenza costante: nominato e citato assai spesso, è interlocutore privilegiato e diventa persino personaggio.». Dulcis in fundo, abbiamo pregato Moresco di smentire ciò che ha scritto sulla letteratura diventata ancella del nulla in questo imbuto di fine epoca e di fine specie. «La letteratura – ci ha rassicurati – è una cruna, una ferita, attraverso la quale, se si ha coraggio, si possono far passare dei messaggi. Può essere un campo di libertà molto molto forte, per questo mi dispero quando viene abbassata al fatto di scrivere ciò che è funzionale all’acquisto, al target. Devo portare insubordinazione e cambiamento e non sfruttare gli altri uomini per i miei interessi, acchiappare ragazzi o donne o altre categorie di persone. Io non voglio acchiappare nessuno, io voglio incontri esplosivi.».

Il Cravetta del lockdown ha raccolto molti frutti di semine precedenti, aggiudicandosi contributi economici considerevoli. Uno riconosciuto per il progetto sugli “Ambienti innovativi” promosso dal Ministero e l’altro, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo nell’ambito didattico “Educazione alla Bellezza”, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Papa Giovanni XXIII con il progetto: “Segni di Bellezza – Inedite Narrazioni Saviglianesi”.

Gli studenti, in questo strano periodo di didattica a distanza, non hanno smesso di essere operativi, terminando il montaggio dei video e degli elaborati per:c “Ricordando Nuto- Non di solo calcio” Concorso giunto alla XI edizione, promosso dalla Fondazione Nuto Revelli di Cuneo. Tre premi per gli allievi del Corso di “Tecnico della grafica e comunicazione”. Primo premio, sezione video, ad allievi della 5B con la seguente motivazione “Il booktrailer di Edoardo (Mosso), Emanuele (Peretti), Emiliana (Piumatti) e Umberto (Chiavassa) sorprende positivamente: la storia, bella e interessante, funziona bene anche grazie a una buona recitazione e al montaggio efficace.

L’aspetto tecnico, che spesso è tralasciato, è invece, in questo caso, molto curato, in modo particolare la fotografia e le riprese che, unite agli altri aspetti evidenziati, enfatizzano lo storytelling.”(https://www.youtube.com/watch?v=LLrS2vVUX7Y&feature=youtu.be&fbclid=IwAR18gFyi2A1tW_7pnsMH11qZHVEhpt5_KdPsN7n1wbbr4nH92Qq3zzdvLi8) Terzo premio, sezione grafica, a Mattia Nigro della 4A e premio di classe alla sua classe per aver partecipato col maggior numero di lavori.

Ricordiamo inoltre la collaborazione con la ASLCN1, avviata a inizio anno scolastico e poi interrotta dal Covid-19; gli elaborati grafici prodotti dagli studenti delle classi quinte per promuovere, in tutte le strutture sanitarie e anche nei Comuni, l’uso delle scale anziché dell’ascensore per stimolare quindi comportamenti salutari, saranno presto utilizzati in tutte le strutture delle ASL e anche nelle sedi municipali della provincia di Cuneo.

Gli elaborati sono stati pubblicati sul sito della ASL (http://www.aslcn1.it/nc/comunicazione/news-comunicati/news-pagina-singola/article/la-vita-e-fatta-a-scale-meno-male/) e la commissione esaminatrice ha ritenuto di particolare valore le soluzioni proposte da Mikele Ahmataj, Umberto Chiavassa, Andrea Costamagna e Francesco Trossarello. Ha inoltre ritenuto di dover menzionare gli elaborati grafici proposti da Petrut Valentin Diaconescu, Davide GalloGiada Lingua. Al Cravetta non soltanto la Didattica a Distanza ha impegnato studenti e docenti ma ha anche creato le condizioni per progettare, per il prossimo anno scolastico, l’attivazione di due corsi serali professionali: “Servizi per la Sanità e l’Assistenza sociale” e “Manutenzione e Assistenza Tecnica”.