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Giugno inclemente per l’agricoltura

4 giugno 2020 | 20:16
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Giugno inclemente per l’agricoltura

Il maltempo di questo inizio di giugno ha già creato notevoli problemi all’agricoltura, complici le grandinate e il forte vento

Previsioni del tempo che comportano l’allerta gialla e rischio di grandinate sempre in agguato, che in questo inizio di giugno hanno già comportato danni ai campi di mais, quelli di cereali e i fagioli, oltre ai frutteti. A questi si sono aggiunti i danni ai tetti di alcune stalle e agli alberi che a causa del forte vento, sono stati abbattuti.

“Dal Nord al Sud della nostra regione si sono verificate forti piogge, raffiche di vento e grandinate –  spiegano in una nota Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale – tanto che, ad esempio in certe zone del cuneese e del biellese, sembrava di assistere ad una nevicata d’inverno con i chicchi di ghiaccio che sono scesi, nonostante siamo ormai alle porte dell’estate. Il vento forte ha scoperchiato e strappato anche i teli delle serre. Gli agricoltori cercano di difendersi con le reti anti grandine e con le serre coperte ma spesso la furia delle tempeste è così violenta che squarcia le coperture e distrugge frutta e ortaggi. Ora il rischio è del rincaro dei prezzi per cui monitoreremo l’andamento per segnalare eventuali speculazioni, come anche siamo al lavoro, con i nostri tecnici, per effettuare una stima concreta dei danni”.

“Siamo, d’altronde, di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici – concludono Moncalvo e Rivarossa – dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi”.