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Entro il 16 giugno si paga la prima rata Imu per le seconde case

15 giugno 2020 | 09:56
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Entro il 16 giugno si paga la prima rata Imu per le seconde case

Scatta la prima scadenza per gli italiani, il pagamento dell’Imu sulla seconda casa, da effettuarsi etro il 16 giugno da parte di circa 25 milioni di italiani

Si torna a parlare di pagamento di tasse, in questo caso dell’Imu, che riguarderà  25 milioni di proprietari di seconde case o di abitazioni di lusso, che entro il 16 giugno dovranno versare oltre 10 miliardi di prima rata dell’imposta sugli immobili.

Di fronte all’emergenza economica, che ha viaggiato in parallelo con il coronavirus, tante categorie produttive e anche gli esperti del settore continuano a chiedere il rinvio delle scadenze di giugno, di ridurle nel caso di alcuni settori e di esentare altre categorie dall’Imu, allo scopo di agevolare la ripartenza.

Anche in Parlamento crescono le iniziative per allentare ancora il peso del fisco vista l’emergenza Coronavirus: Pd e Iv, per esempio, chiedono di esonerare dalla tassa sul mattone anche cinema e teatri, o il settore degli eventi oppure Fdi, che spinge per ridurre il prelievo nei confronti di chi affitta ad attività commerciali ed ha rinegoziato il contratto riducendo il canone di almeno il 20% e, ancora Forza Italia, che difende i piccoli proprietari che non potranno rispettare la scadenza perché nel frattempo, durante il lockdown non hanno riscosso gli affitti. Italia Viva chiede poi di rinviare a novembre le tasse e di cancellare del tutto gli acconti per il 2020, proposta simile a quella avanzata dalla Lega.

Da parte sua il governo, nel periodo più duro del lockdown, ha già rinviato tasse per 30 miliardi generalizzato per le zone rosse, e ha anche tagliato le imposte per le imprese per altri 4 miliardi cancellando saldo e acconto dell’Irap programmati sempre a giugno.

Detto ciò, è difficile che si possa dare risposta positiva alle richieste di spostare le scadenze per le dichiarazioni dei redditi, che si potranno presentare fino a settembre, o di cancellare per tutti, e non solo per gli alberghi e le strutture ricettive, la rata di giugno dell’Imu. Quello che sembra più probabile è che si possano alleggerire i pagamenti che dovrebbero riprendere entro metà settembre, saldando il dovuto o dividendolo in 4 rate mensili. In ipotesi la possibilità di spostare ancora quella scadenza o ampliare le rate.

In attesa di capire meglio come ci si dovrà comportare, resta il fatto che la tassa unica sugli immobili data dalla fusione tra Imu e Tasi interesserà 25 milioni di proprietari a cui toccherà pagare, in media, una prima rata di 535 euro, se l’immobile è in un capoluogo di provincia, cifra che sale a oltre 1000 euro 535 euro nelle grandi città.