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Coronavirus, Conte: «Il virus non è sparito: chi lo pensa commette una grave leggerezza»

3 giugno 2020 | 23:39
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«Ora è il momento di puntare sul brand Italia e promuoverne la bellezza»

Roma«Da oggi 3 giugno apriamo i nostri confini regionali, questo significa che ci potremo spostare da regione a regione senza nessuna autocertificazione. E’ una decisione che abbiamo preso in piena consapevolezza perché la curva dei dati ci dice che la strategia adottata sta funzionando. I numeri sono incoraggianti, gli ultimi monitoraggi non segnalano situazioni critiche né situazioni di accumuli negli ospedali».  A dichiararlo è il premier Giuseppe Conte, tornato a parlare alla nazione dal cortile di Palazzo Chigi nel giorno che sancisce la riapertura dei confini tra le regioni.

«Colgo un rinnovato entusiasmo, c’è grande attenzione per questa socialità ritrovata – ha aggiunto Conte –.Giusto, giustissimo, ci meritiamo il sorriso, l’allegria, dopo settimane di sacrifici. Ma è giusto ricordare che se siamo tra i primi paesi europei che può riaprire in condizioni di sicurezza è perché abbiamo accettato di modificare le nostre abitudini di vita. Dico solo: “Facciamo attenzione”».

Il giorno dopo le protesta di piazza del Centrodestra e dei “gilet arancioni” del generale Pappalardo, il presidente del consiglio dei ministri ha ricordato l’importanza di mantenere le distanze fisiche e indossare le mascherine«Il virus non è sparito: chi lo pensa commette una grave leggerezza».

«L’altra notizia importante è che da oggi anche i turisti europei possono muoversi verso l’Italia – ha detto Conte – Ora è il momento di puntare sul brand Italia e promuoverne la bellezza».

Gli obiettivi. Dopo aver ricordato dello stanziamento di 80miliardi di euro in sessanta giorni, il presidente del consiglio ha parlato di quelli che sono gli obiettivi dello Stato per trasformare l’Italia. Tra queste: «Modernizzare il Paese, lavorando per la digitalizzazione e i pagamenti elettronici; lavorare all’innovazione: rendere a portata di tutte le famiglie la banda larga. Dobbiamo lavorare per capitalizzare, consolidare soprattutto le piccole e medie imprese. Investire nelle reti telematiche, idriche, energetiche. Dobbiamo puntare forte sul diritto allo studio. Occorre una seria riforma fiscale e anche su questo stiamo lavorando. E poi dovremo lavorare meglio per sostenere le imprese, lavorare sull’inclusione e contrastare la disuguaglianza».

Su Autostrade: «Il governo a  breve deciderà»«È ora di chiusura delle società quotate dei mercati: faccio questa battuta per dire che bisogna essere molto attenti con le dichiarazioni – scherza Conte, per poi entrare nel merito del discorso -. Posso senz’altro dire che per quanto mi riguarda nulla è cambiato: c’è una procedura di revoca, di caducazione della concessione in corso. Ho già dichiarato pubblicamente che per quanto mi riguarda sono conclamati molteplici e documentalmente provati gli inadempimenti del concessionario. Quindi per me ci sono tutti gli estremi, ma lo dico in ragione delle carte consultate, per procedere alla revoca».

E ancora: «E’ un fatto pubblico che sono stata avanzate le proposte di transazione ma, perché queste proposte di transazione possano essere accettate nel corso di una procedura di ceduazione in corso, vuol dire che prospettano un vantaggio per il concedente, in questo momento, e quindi per l’interesse generale sicuramente maggiore rispetto a quella che altrimenti sarebbe la scelta obbligata della revoca/caducazione. Chiaramente se la procedura non si è conclusa fin qui, alla luce delle proposte transative, lascio a voi considerare perché. Evidentemente queste proposte transative non sono state sin qui considerate, diciamo, compatibili con quello che è l’interesse generale, l’interesse della collettività. Comunque, siccome questa è una procedura complessa, stiamo affinando le ultime valutazioni con i vari ministri competenti e tra breve il governo deciderà».