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Consiglio regionale: trattative in corso…

22 giugno 2020 | 08:35
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Consiglio regionale: trattative in corso…

5.700 emendamenti ostruzionistici dell’opposizione relativi al collegato alla finanziaria che in realtà sono la risposta alla mancata concessione della commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria. E il governatore Cirio tenta una mediazione

Dopo il diluvio di emendamenti ostruzionistici presentati dall’opposizione per bloccare il collegato alla finanziaria, ben 5.700, la politica ha deciso per la strada della mediazione, per evitare che l’attività del Consiglio regionale venga bloccata per troppo tempo. E così è arrivata la proposta di ritirare l’emendamento con cui il centrodestra interveniva sulla legge contro la ludopatia, approvata dal centrosinistra nella scorsa legislatura e, inoltre, la rivisitazione degli emendamenti sulla caccia. La mediazione è frutto di un intervento diretto del governatore Cirio che ha incontrato le minoranze, con la promessa di trovare una via d’uscita che si è poi materializzata nella proposta dell’assessore Maurizio Marrone.

Nella trattativa che si è aperta, la giunta si è detta disposta a ritirare l’emendamento con cui di fatto sterilizza la legge contro la ludopatia, con l’intenzione però di presentare un disegno di legge ad hoc entro l’estate, seguendo il “modello Puglia”,  escludendo quindi dalle norme previste col distanziometro tutti quegli esercizi che avevano installato macchinette e slot prima dell’approvazione della legge, avvenuta nel 2016.  Inoltre, Cirio ha dato la disponibilità per l’eliminazione dell’emendamento che permette al direttore generale dell’Arpa Angelo Robotto di ottenere compensi extra dalle consulenze esterne e, infine, la modifica della legge sulla caccia, con qualche cambiamento che riguarda soprattutto le specie cacciabili.

Che sia sufficiente questa disponibilità non è sicuro, partendo proprio dalla legge sul gioco d’azzardo, dal momento che le modifiche sarebbero dovute più alle perplessità manifestate da Fratelli d’Italia che non delle vere e proprie concessioni alle opposizioni, all’interno delle quali ovviamente adesso ci sarà una consultazione anche perché le stesse concessioni fatte non sarebbero ritenute sufficienti tanto che verrebbe richiesta la totale eliminazione di tutti i provvedimenti sulla caccia, nuove norme sulle cave e lo stop alla privatizzazione del Csi.

Senza dimenticare che resta aperta la questione  della Commissione d’indagine Covid relativa alla gestione dell’emergenza sanitaria, il vero motivo della valanga di emendamenti presentati ed è difficile che in mancanza di questa cessi il fuoco incrociato delle opposizioni.