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Confindustria Cuneo per il settore turistico

21 giugno 2020 | 17:32
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Confindustria Cuneo per il settore turistico

All’indomani dell’audizione di Federturismo Confindustria agli Stati Generali dell’Economia, gli interventi indispensabili per la ripartenza della filiera proposti da Confindustria Cuneo

Il turismo è stato tra i settori più colpiti in assoluto dal lockdown. Per le peculiarità della nostra Provincia, l’offerta legata all’outdoor sarà ancora di più il punto di forza in questa stagione anomala, insieme all’alta qualità delle strutture alberghiere, ma i problemi non mancano.

All’indomani dell’incontro con il presidente del Consiglio Conte, in cui Federturismo Confindustria ha espresso le richieste a sostegno del settore, Roberto Gosso, presidente della sezione Turismo di Confindustria Cuneo, indica gli interventi prioritari che possono portare ossigeno al sistema.

“La Federazione – commenta il presidente Gosso – in occasione degli Stati Generali dell’Economia ha indicato con chiarezza le basi per la ripartenza della filiera. I temi sui quali chiediamo attenzione sono quelli che abbiamo in comune con gli altri settori industriali: dalle infrastrutture, alla digitalizzazione, ma abbiamo chiesto anche un decreto che risponda in modo specifico a problemi che per la natura del settore sono solo nostri. Per molte imprese se no, non ci sarà futuro. Mi riferisco ai finanziamenti a fondo perduto, alle moratorie su imposte e tasse, oltre a strumenti di integrazione salariale per evitare la cassa integrazione, agli incentivi per le strutture alberghiere che riaprono e ad un meccanismo che estenda loro l’ecobonus con il credito d’imposta al 110%”.

“Per fare ripartire l’industria, anche quella turistica, non ci stanchiamo di ripetere che occorre snellire la burocrazia. Servono anche aliquote più flessibili per gli adempimenti fiscali e procedure più veloci per l’accesso ai finanziamenti garantiti dallo Stato – conclude Gosso – senza dimenticare i problemi legati alla riqualificazione delle strutture ricettive e alla concorrenza sleale esercitata dagli appartamenti abusivi che inquinano il mercato. Confidiamo che arrivino presto le risposte che attendiamo”.