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Cade il muro virtuale in Consiglio regionale

27 giugno 2020 | 16:20
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Cade il muro virtuale in Consiglio regionale

Una concessione da una parte, una dall’altra e alla fine l’accordo che sblocca l’attività del Consiglio regionale alla fine si è trovato e così l’opposizione avrà una commissione non d’inchiesta ma conoscitiva sull’emergenza covid e altre concessioni su caccia e gioco d’azzardo

Era un muro contro muro virtuale, dal momento che si stava svolgendo in videoconferenza, quella dove sono ancora rifugiati i consiglieri regionali del Piemonte, una delle poche realtà politiche che preferisce ancora non esporsi di persona al rischio di contagio, ma alla fine l’accordo su cui ha lavorato il presidente Cirio ha portato al provvedimento che prevede lo stralcio delle modifiche alla legge sul gioco d’azzardo e, inoltre, al ritiro di alcuni emendamenti sulla caccia, con il salvataggio di otto specie cacciabili fra quelle che erano state aggiunte.

Il vero obiettivo, però, quello che aveva dato il via alla marea di emendamenti dell’opposizione e alla paralisi dei lavori, era la richiesta della costituzione di una commissione di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria in Piemonte. Bene, l’accordo raggiunto porta anche al via libera per una indagine conoscitiva sulla gestione dell’emergenza Covid-19, che verrà guidata da una sorta di sottocommissione insediata all’interno della Commissione Sanità del Consiglio regionale, guidata dal leghista Alessandro Stecco. La guida di questo organismo verrà però assegnata a un esponente delle minoranze.

Alla fine tutti contenti: Cirio per questa stagione del confronto politico che ha avviato, la legge sul gioco d’azzardo non viene toccata, anche se la maggioranza ha già espresso la necessità che questa venga riformata e anche sulla caccia qualche equilibrio si è trovato, mentre l’opposizione è stata accontentata su azzardo, caccia e, parzialmente, sull’emergenza.

Resta però da vedere cosa succederà invece dal fronte giudiziario, questo non soggetto ai compromessi della politica, con le varie procure della Repubblica piemontesi impegnate nella raccolta della documentazione relativa alle Rsa e ad altre situazioni che avrebbero dovuto essere l’oggetto della commissione regionale, derubricata a conoscitiva. E chissà se alla fine le risultanze di magistratura e commissione conoscitiva saranno le stesse.